Le nuove generazioni.

Dismessi ori fanno splendere solo la superficie della vanità.
Mettono la semplicità nel vivere giornaliero,
momenti che terminano col sorriso sulle labbra.
Li osservo, mi piacciono le nuove generazioni,
maturi già a tre anni, impegnati adolescenti,
informati, bombardati.

Accettiamo questo muto patto.

La crescita mentale, la presa di coscienza, le esperienze passate che pesano sul presente,
ci trasformano plasmando il futuro. Vorrei poter affermare d’essere migliorata,
ma non sta a me giudicare. E guardo ancora da quella finestrella
aperta proprio al centro della fronte, osservando l’esterno con l’occhio interiore…
Accetto e affermo d’essere, ancora nel dormiveglia,
Nonostante la confusione che circonda tutti quelli come me…

Oro disciolto. La Nuova Era.

L’esistenza
è uno scambio di valori, di sentieri intricati e se ripercorsi indicano nuove strade celate da nuova vegetazione..
Una vita presa in cambio di un’altra, nell’inconsapevole passaggio del destino, mai fermo ad un punto prefissato.
Ostacoli al progresso malato, sono rami secchi di quell’albero divino a cui l’essere umano ha piegato un tronco perfetto, su cui marciscono quei frutti maturati dell’Eden sbarrato, e nessuna porta si intravvede nella nebulosa del Cosmo.
Inchiodata dall’ostinazione di quel figliol prodigo.

Il cielo sembra voler scendere in terra.

      Coprire con l’azzurro il male annerito dalla mano dell’uomo. Sparge la sua coltre dall’alto mare dello spazio, veleggiando su terre dissacrate dalla violenza di una malsana  fede. Anime costrette al purgatorio umano, incedono a carponi su bollente…