Le nuove generazioni.


Riconosco fra tanti volti
la voglia di cambiare pagina,
voltando quel fastidioso angolo,
sapendo già a quale incrocio fermarsi
o andare spediti per la dritta via.
Dismessi ori fanno splendere solo la superficie della vanità.
Mettono la semplicità nel vivere giornaliero,
momenti che terminano col sorriso sulle labbra.
Li osservo, mi piacciono le nuove generazioni,
maturi già a tre anni, impegnati adolescenti,
informati, bombardati.
Come profughi d’un manipolo di adulti impazziti,
cercano una via di scampo.
Un’alternativa alla stizza di queste false visioni,
che a volte hanno deviato le loro buone intenzioni.
Spesso raggirati si incatenano ammaliati in gabbie dorate,
illuminati da schermi abbaglianti.
Li guardo e mi piace la loro sfrontatezza,
l’immortalità che hanno i loro sguardi,
mentre vivono emozioni ormai morte per altri.
Le loro promesse hanno il seme del sentimento,
sulle guance rosse il dolce ebbro d’un abbraccio.
I_C