Il segreto di Sirio, ovvero l’adorazione del principio femminile.


 Sirio,  era identificata  con l’anima della dea Iside, era il fondamento astronomico di tutto il sistema religioso, sorella di Nefti, Seth ed Osiride, di cui fu anche sposa e dal quale ebbe Horus. Dodicimila anni prima di Cristo, Sirio si trovava sotto la linea dell’orizzonte. Fece la sua prima apparizione nei cieli di questo luogo intorno al 10.500 a.C.

” Nel Mali, Africa occidentale, c’è una popolazione,i Dogon, noto per le sue conoscenze sulla stella Sirio che sarebbero da considerare impossibili senza l’uso di un telescopio.Gli anziani sono a conoscenza delle quattro lune di Giove, degli anelli di Saturno e sono consapevoli della forma a spirale della Via Lattea e sanno che sono i pianeti a muoversi intorno al Sole e non viceversa.
Ma ciò che più sconcerta gli etnologi è la conoscenza dei Dagon delle orbite, delle dimensioni e della densità delle stelle del sistema di Sirio. I Dogon hanno accuratamente confermato l’esistenza di Sirio A, B e C, conoscenza che la moderna scienza ha acquisito solo di recente.” 

La lista di Schwaller de Lubicz in cui collocò storicamente le misteriose ” Tavolette di smeraldo” di Ermete Trismegisto, datate tra il regno Menfita e quello medio, in cui Platone nel Timeo e nel Crizia, portano alla luce una realtà storica, o Solone e gli stessi sacerdoti egizi, in cui  mescolarono fatti storici in qualche punto dove un cataclisma a livello planetario aveva addirittura spostato i poli terrestri, verso la fine dell’era zodiacale dello scorpione. Provocando lo sprofondamento di Atlantide ( Mu) Lemuria, così denominata dallo scienziato Philip Sclater, affermando che fosse situato nell’Oceano indiano o Pacifico. (Teh Mammals of Madagascar).

L’enorme continente si staccò dalla matrice, portando alla deriva intere terre  credute erroneamente sommerse, prima della scoperta gli scienziati non sapevano dare risposta all’esistenza di specie animali identiche esistenti in Paesi diversi. L’era della bilancia riequilibrò l’era evoluzionistica, sia per l’intero pianeta, che riassestava il suo equilibrio, sia per lo sviluppo delle scienze, la cura per le malattie umane, la medicina. In questo fiorente periodo è probabile che prevalesse l’adorazione del principio femminile. ( Il segreto di Sirio, Murry Hope) L’era del Leone, seguendo la naturale evoluzione che si ferma solo di rado, portò la prevalenza verso il principio femminile, del regale leone, ovvero il periodo regale di Atlantide, svanito dopo l’era del cancro.

Il calendario egizio allora era di matrice lunare e contava proprio 360 giorni.Il principale calendario, quello civile, era costituito da 365 giorni esatti e perciò differiva di circa un quarto di giorno dalla durata reale dell’anno solare. In pratica il capodanno anticipava di un giorno ogni 4 anni. Il fatto che la posizione del capodanno fosse variabile è il motivo per cui questo calendario viene detto vago, dal latino annus vagus.

In molti condividono che alla fine delle ere zodiacali, seguendo la ciclicità delle rotazioni planetari, avessero queste, provocato un grande mutamento dell’asse  di rotazione assiale, causando il diluvio universale, scritto in tutti i miti. La luna dominò il Cancro, passando dall’era dell’argento o periodo matriarcale, fino alle stragi fra il 3.000 e il 1.200 in vari parti d’Europa e nell’erudito Medio Oriente, si instaurò il severo patriarcato. Le tavole di Smeraldo narrano di un lungo periodo durante il quale i Neter, ovvero gli Dei, governarono l’Antico Egitto. Denominati ”Shemsu-Hor” i compagni di Horus.

 

Il papiro reale di Torino compare nella lista completa che regnò nell’Alto e Basso Egitto, da Menes fino al Nuovo Regno.

I Neter si suppone, fossero i primi coloni di Atlantide, i miti pagani poi fusi alla corrente religione erano ribelli alle convenzioni, eroi guerrieri e soprattutto donne che detenevano il potere sacerdotale, devote ancelle di dei che dirigevano i destini dell’umanità pagana. Detto questo torniamo agli albori della civiltà, poiché alle donne è stata gradualmente fatta una coercizione mentale e fisica, cancellandola dalla storia, scritta da un piano di natura maschile o patriarcale, in cui le donne erano solo strumenti, in mano al nuovo reggente. In ogni declino umano si scorge la mancanza di un ordine matriarcale, che mantenesse l’equilibrio tra scelta e misericordia, bene e male, da riconoscere nei suoi più sottili e nefandi pensieri. 

 

A proposito di sconvolgimenti naturali, ai quali purtroppo ci stiamo gradualmente abituando, la Piramide di Giza è costruita su un solido piano di roccia, che la rende quasi invulnerabile a un violento terremoto. La forma delle piramidi indica una funzione diversa da quella funeraria, poiché perfettamente ideata per resistere a uno sconvolgimento naturale, avendo già subito violente inondazioni. La parte alla base celata alla luce, si dice che, potrebbe avere un apice rivolto all’ingiù… 

 

Gli indigeni dell’Egitto arcaico ( da Arca, contenitore) era di origine africana, con sciamani, totem e animali da adorare e Schwaller comprese che la scienza, la medicina, la matematica e l’astronomia degli arcaici egiziani, erano  già sufficientemente avanzate, una cultura progressista sin dall’inizio. L’arte, l’agricoltura, i geroglifici non indussero a pensare che non vi fosse stato nessun periodo di sviluppo, e andando indietro nel tempo e nei secoli trascorsi, sembrano ancora più sviluppati culturalmente. Forse la stessa involuzione umana  in atto nella nostra epoca, colpì la popolazione egiziana, dopo l’Impero Romano, in cui solo in pochi sapevano di arte  o di scienza, matematica e soprattutto astronomia. E fu proprio il dogma maschile a negare le scoperte scientifiche, offuscando il lume della sapienza innato in ognuno di noi.

 

West fa notare che gli occhi nelle statue egiziane, intagliate finemente, avevano gli occhi azzurri, grigio o verde, anziché castani come gli indigeni. Infatti, l’Occhio di Ra, poi Horus, Bast e altri dei erano dipinti con una pupilla azzurra. L’Occhio sinistro di Horus, o l’occhio lunare sta alla base della misurazione sia del tempo o della lunazione che rappresenta il mese, sia del volume nelle sue rifrazioni, convergendo nell’Occhio destro di Horus si forma una nozione dello spazio tridimensionale. Un sistema  di coordinate cartesiane tridimensionale e un sistema destroverso .

Nell’antico Egitto, il geroglifico dell’Occhio di Horus veniva suddiviso in sei parti: ciascuna era una frazione dell’occhio intero e rappresentava non solo un’unità di misura utilizzata dagli egizi, ma anche uno dei cinque sensi (vista, udito, tatto, gusto e olfatto) più uno, cioè il pensiero.Il pensiero era rappresentato dal sopracciglio di Horus.

Il sistema destoverso è oggi utilizzato per indicare posizioni nello spazio. E’ il luogo indefinito e non limitato che contiene tutte le cose,La Heka,  che rappresenta il suo nome è un pezzo di lino con un paio di braccia alzate; somiglia anche vagamente ad un paio di serpenti intrecciati tra le braccia di qualcuno. Heka è il dio egizio della magia, oltre che la personificazione stessa dell’arte magica. Di conseguenza, si dice anche che Heka abbia combattuto e vinto due serpenti, ed era solitamente raffigurato come un uomo che strozza due serpenti intrecciati. Medicina e dottori sono visti come rami della magia, per cui i sacerdoti di Heka svolgevano anche queste attività.

Violanerapoetry

 

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