Tutto iniziò con la scoperta della Stele di Rosetta, la pietra parlante.


Esiste una parte di pubblico che non ha alcuna conoscenza sui fatti o notizie che seguiranno, per mancato interesse o motivazione diretta, non tutti hanno tempo di leggere libri sull’archeologia moderna o rivelazioni sui grandi misteri che sconvolsero il nostro pianeta. Cancellando antiche e progredite civiltà.

Ricordando il film il ” Pianeta delle scimmie”… dove due ricercatori scoprirono che prima della loro era ” Gli umani ” erano progrediti,  in quel preciso istante   le scimmie appresero che  gli umani sparirono  a causa di una disastrosa guerra nucleare, un fratricidio che eliminò l’umanità dalla Terra.

Ma, non tutto viene cancellato,   spesso i nuovi deserti hanno coperto piramidi a noi ancora sconosciute, civiltà avvinghiate dalle foreste.

Tutto iniziò con la scoperta della Stele di Rosetta, durante l’occupazione napoleonica, poi venne tradotta dal greco , grazie ai lasciti degli antichi filosofi e primi cronisti della conflittuale storia umana. 

Il mito della Sfinge e il suo enigma fluirono nell’immaginazione collettiva, e la voglia di sapere di scoprire cosa era stato dimenticato, sepolto dai secoli… Tra la realtà di un diluvio universale e la logica equazione che esistevano civiltà molto più antiche rispetto a quel che avevano calcolato gli storici del passato. La grande Sfinge, potrebbe avere più anni di quel che è stato detto fino a quel momento, i geologi della ” Geological Society of America ” sostenevano  nel lontano 1991 che la Grande Sfinge risaliva a un’epoca assai remota, ancora più antica delle Piramidi di Giza. Il geologo Robert Schoch di Boston, dopo svariate ricerche dimostrò questa tesi,  basandosi sullo studio dell’erosione climatica svoltasi nel corso dei secoli, stando alle prove il faraone Kafre restaurò la Sfinge ma non la fece costruire, quindi la sua vera età dovrebbe essere compresa tra i 5000 e 7000 anni A.C.

Naturalmente non mancarono obiezioni, e questo non bastò a far riaffiorare la verità dalla clessidra del tempo, anche se  il nostro sistema di conoscenza sembra così chiaro e completo di prove scientifiche,  ciò non esclude che possa esistere un’altro sistema di conoscenza in grado di ottenere risultati in modo diverso dal nostro. Detto questo, grandi menti si riunirono intorno a questo progetto, non escludendo la ricerca di Atlantide, che seppur lontana come idea, era sicuramente correlata con la storia senza passato, come quella degli antichi egizi. Si impiantarono con la loro progredita società nei pressi del Nilo, già ricchi di conoscenza scientifica su tutti i campi della moderna ricerca. 

Johnn West, Paul Devereux, Graham Hancock, che in quel periodo era intento a scrivere uno dei più famosi bestseller ” Le impronte degli Dei” si dedicarono con anima e corpo a questa moderna archeologia e con grande successo. Apgood, sostenne che Atlantide, antica civiltà marittima si trovava al Polo Nord, Robert Bauval nel 1994 scrisse ” The Orion mystery” in cui affermò che il complesso di Giza risalisse addirittura al 10.450 A.C…

Ma, il nocciolo della questione non erano e non sono i millenni, perché il conteggio non fa alcuna differenza, nella scoperta di un sistema diverso di conoscenza, che avrebbe accelerato l’evoluzione umana, un modo diverso di concepire l’Universo, raggiungendo così un altro livello di consapevolezza. Con realtà  con alte esperienze di intensità extrasensoriali. Facendo emergere ciò che è in noi, ed emergerà come risultato del sorpasso dell’alienazione, secondo Swhaller, è stata dimenticata da tempo, perché l’essere umano pone le sue qualità fuori di Sé. Sebbene sia stata trasmessa attraverso  le generazioni con la politica e religione. Da Atlantide alla Sfinge ( Colin Wilson- ed. Piemme).

Era l’epoca cinematografica dei ”Predatori dell’Arca perduta” di tutta una serie di pellicole volte ai misteri, in cui si racconta  che l’Arca dell’Alleanza fosse conservata vicino al Mar Rosso, esattamente ad Axum. Hancock iniziò le sue ricerche, affascinato dalla storia immaginaria che aveva basi storiche non supportate da eruditi archeologi, che definirono tra l’altro, assurda questa teoria e che portò Hancock a stabilire che l’Arca scomparve dal Tempio di Salomone per essere trasferita durante il sanguinoso regno di Manasse in Etiopia. Manasse sostituì l’Arca con una statua di Baal.

Dopo varie peripezie e ricerche approfondite Hancock conquistò di nuovo l’attenzione mondiale con il libro ” Il mistero del Santo Graal” (1992). Da cui furono prese notizie per altri bestseller. L’Arca dell’Alleanza, secondo un monaco che le custodiva, aveva poteri miracolosi e anche distruttivi, causando gravi ustioni e tumori, simili alle radiazioni nucleari o riconducibili ” all’energia orgonica” di W. Reich. ( Il termine, che ha origine dalla parola inglese orgasm (orgasmo), fu coniato da Wilhelm Reich, psicanalista austriaco (1897-1957) e fondatore dell’orgonomia, o scienza dell’orgone. “Orgone” è il nome dato da Reich alla presunta energia vitale, o energia preatomica, di cui sarebbe pervaso l’universo e che nell’uomo si manifesterebbe come energia sessuale e libido.)

E così questi nostri antenati non apparvero più come primitivi tecnicamente avanzati  e portò Hancock presso Natzca in Perù, Machu Picchu e a grandi templi o piramidi azteche dell’America Centrale. E da Viracocha a Quetzacoalt, Kukulkan, rappresentato come un uomo dalla pelle bianca e occhi blu, simile alle antiche statue di Osiride. Qui la meraviglia prende la fantasia o la pura ricerca quando, Shawaller affermò che: ” La società egizia non sorse  come si legge sui libri di storia nel 3000 A.C con il re Menes, ma riteneva che fossero superstiti di Atlantide  che avevano attraversato l’allora fertile Sahara, ora deserto. Ovvero, si insediarono nella Valle del Nilo e secondo Platone Atlantide scomparve nel  9.500 A.C in seguito a un cataclisma vulcanico che ne cancellò la superficie e estensione.

Nota: Shawaller aveva interesse per l’alchimia , scienza della trasmutazione della materia, e della ricerca di natura mistica, il cui fine era l’illuminazione del Sè. Tra magia e scienza occulta il mistero si infittiva nei lasciti di un’antica e ristretta casta sacerdotale, il cui sacro arcano fu comunicato attraverso simboli da codificare e l’arte delle parabole. 

Vi erano in quell’epoca di grande fermento illuministico i fratelli di Eliopoli, tra i quali spiccava Fulcanelli, il vero nome era Champagne. I suoi seguaci erano dediti nella ricerca di antichi testi alchemici, lui rubò  un prezioso manoscritto di sei pagine dove si spiegava il segreto del colore… Ma, Fulcanelli non seppe interpretarlo, Schawaller lo aiutò a suo discapito, perché Fulcanelli rubò le idee di Schwaller sui misteri delle cattedrali e i codici in esse inseriti. Shawaller  tra i suoi svariati studi scoprì anche che gli egizi antichi conoscevano già il Teorema di Pitagora, secoli prima del matematico greco nato a Samo,Grecia. Morto  a Metaponto.  

Tra i misteri svelati da Bauval recatosi a Saqqara, per saperne di più sui testi sacri delle piramidi di Unas, scoprì un legame tra la costellazione di Orione , sacra agli egizi antichi, e più in basso Sirio, stella di Iside. Visitando il museo del Cairo notò il poster di una foto aerea del complesso di Giza, e la sorpresa fu entusiasmante, la terza piramide non era allineata alle altre, Micerino è spostata di circa 60 metri rispetto alle altre due. Nel novembre del 1983 Bauval si trovava  nel deserto saudita, e osservando la magnifica Via lattea sulla sua testa notò che somigliava a un fiume nello spazio, all’oscuro del fatto che gli antichi ritenevano la Via lattea e il cielo un mare sacro . E difatti alla destra della Via lattea vi era un gruppo di stelle splendenti nella cintura di Orione, gli fu spiegato che i marinai localizzavano il punto dove sorge Sirio, aggiungendo che le tre stelle sembravano allineate ma una era spostata verso est… Questo per noi è ormai storia, immaginate Bauval quando gridò in francese  : ” Ho capito!”. Come esclamò Champollion, quando scoprì il segreto della chiave di lettura della  Stele di Rosetta… Bauval comprese che le stelle e le piramidi di Giza  e il Nilo e la Via Lattea e costellazioni erano in stretta correlazione, ed erano in terra la stessa rappresentazione , come in alto così in basso. Teoria poi confermata dall’astronoma Virginia Trimble ….

Continua…

ViolaNERApotery

I_C