Violanera-Il Circo 1- Passerella di uno spettacolo da circo…(continua)

circo

Nel circo della miseria umana,ho incontrato la vera amicizia,            che può trasformare l’amante in fratello.

”Ora entro..Tu aspettami qui.”E Max col suo sorriso e gli occhi nero carbone, mi risponde quasi con un sospiro:”Si..vai,tanto non mi reggo in piedi”. Il buttafuori mi chiede chi voglio vedere, mi annuncia al proprietario del locale. Eccolo,con al collo un boa di piume fuxia.Penso”:”Meno male”,e sorrido.Saliamo nel suo ufficio,nascosto da scale,porte.Tra una confusione di scatole,bottiglie,tavolini.Cerco di passare seguendolo.Arrivato alla sua poltrona,si toglie il piumato collare mi trovo,a mia insaputa, al cospetto di un non cercato fleurt. Lui mi parla con voce suadente,e il suo volto e’ avvolto da un’insolito alone di dolcezza. Ascolto tenendo la giusta distanza,intanto lui mi versa da bere e me lo porge con un sorriso alitandomi sul collo. Cerco di mantenere un dialogo professionale ma.. Il mio rum trabocca dal bicchiere e scivola sulla mia maglietta di velo nero,ora intrisa dell’odore del’alcol. ”Alzati”!mi dico.Prendo un fazzoletto e mi asciugo lentamente,mentre lui mi osserva dal suo trono di velluto rosso. Re del nulla,di cio’ che scompare al cospetto del sole,effimero sogno di rivincita. Il suo sguardo e’ di sfida,ecco ora sono una cavallieressa,sono di fronte al mio sfidante.. Vedo nei suoi occhi la certezza di  una vittoria.” No ti sbagli”. E ,mentre il suo soprannome mi appare chiaro ( non lo dico per correttezza, poichè conosciuto col soprannome) sento le sue mani asciugare il mio seno bagnato,annusando il miscuglio di rum e chanel. Gli prendo la testa con la mano sinistra e lo guardo negli occhi.La sua bocca arriva e sfiora le mie labbra sfuggenti. Le sue mani si agitano su di me,con una voracita’ leggibile sul suo volto,ora diverso,debole delle proprie droghe carnali. Ecco,questo e’ il momento di alzarsi e andare verso la porta,via da qui. Ma lui, e’ gia’ li’,mi cinge i fianchi,ora sono io che mi fermo.Sul mio corpo un’onda frementie mi assale improvvisa, nata da una glaciale reazione. Una voce chiama da un cancello chiuso.Dal  tono si intuisce cosa stia immagginando.Non m’importa,sono io la cartaia e tu ora prendi il mio primo asso.Ora so’ che il mio gioco vince sul tuo. Bleffo: Sono debole,guarda. Frenato il primo impeto riesco a varcare la soglia della sua tana. Il cancello e’ chiuso,fuori il mio amico  non puo’ vedermi. L’ansia afferra la mia voglia di fuggire e cercando di nascondere il mio timore avanzo nella semioscurità. Il portoncino e’ a tre metri,la gente, la musica delle discoteche e’ la’ fuori.Tra tavolini e sedie di alluminio mi tocca,prende tra le sue mani il mio calore. E’  di spalle e con il braccio girato all’indietro, continua a toccarmi.Trattengo le sue mani rimanendo alle sue spalle,le piume del suo boa le sento tra le mie labbra.I miei occhi sono chiusi. Carceriere del piacere, mi libera e mi annusa di nuovo,avvicinandosi al mio collo. Ubriaca di emozioni ,respiro. Sono fuori,esco da una porta che apre all’esterno della seconda uscita.   Eccolo,amico mio, quasi addormentato sull’auto parcheggiata di fronte al locale. Lo chiamo,non mi sente ,il rumore mi circonda e cammino sempre piu’ veloce. Gli tolgo le cuffie che strillano piu’ del caos che affolla la strada. Ci diamo la mano e mi sento sicura,ora.Mano nella mano con lui. Parcheggiamo di nuovo ed entriamo in un altro girone.                  Gente e calore…

 Passerella di uno spettacolo da circo…(continua)

ViolaNerapoetry

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