L’amicizia e la gratitudine e le Mille lire…

millelire

 

Attenti a dire certe parole,messe in promesse per accontentare l’amico in un momento di suo sconforto…

 

Ad accettere favori da non restituire.

A volte tornano presentandosi ” un bel giorno”, al vostro cospetto.

 

Come la storia delle mille lire che al tempo                                       un caro amico vi prestò. Senza volerne  la restituzione.

 

L’antico favore si moltiplica negli anni, aggiungendo interessi in percentuale. La bontà a volte viene calcolata,come capitò ad un tale che ricevette il favore. Accadde che ,dopo trent’anni il suo benefattore tornò  bussando alla sua porta. Il padrone di casa lo accolse con l’affetto del compagno d’avventura ritrovato.Nel calore della sua famiglia. Si perchè ,l’amico debitore aveva tre meravigliosi figli e una bella e brava moglie. Prepararono la camera per l’ospite d’onore . Pranzo,cena,caffè e ammazzacaffè. Bevuti tra i ricordi di gioventù. D’un tratto si tornò a parlare dei tempi duri e di come si spezzava in quattro il pane ,dividendolo con gli altri. E uno di qua,e un ricordo di là, si riparlò delle famose mille lire prestate al tempo.      ” Ti sono davvero grato , ancora oggi ne porlo a mia moglie.” ” Davvero?” Rispose l’altro, con lo sguardo posato distrattamente sulla scollatura della signora. ” Prendete il caffè,finchè è caldo ” Disse la donna entrando nel soggiorno. Scansando l’occhiata volluttuosa dell’intruso. ” Beato te,stai andando a letto con un bella donna, fedele e brava madre. ‘Sei davvero fortunato tu”.  Il marito e amico , sentendosi un pò in colpa, per la solitudine del suo amico, cercò di trovare il modo di confortarlo. Iniziando a parlargli degli anni trascorsi n cui non s’erano visti” Certo ora ci vedi con la casa a posto, ma i sacrifici fatti, credimi mi hanno quasi spezzato in due. Ma devo ringraziare il cielo davvero, per la fortuna che sento d’avere oggi.Per me la famifglia è tutto, e lei la amo come il primo giorno.      Io non sono un bell’uomo, ti ricordi? Tutte le ragazze preferivano te, e ti invidiavo un pò. Ma tu, sei sempre stato leale e non hai mai fatto vanto dei tuoi successi ”E poi aggiunse, visto che l’altro non rispondeva: ” Vedrai che anche tu troverai la donna giusta per te. Le doti non ti mancano e da come ti vesti nemmeno il denaro” E sorrise dandogli una pacca amichevole sulla spalla. Nemmeno finì la frase che l’altro esordì con malizia calcolata ”Non ho avuto la fortuna di mettere su famiglia come te,benestante,ma come vedi solo..”Su via, non dire sciocchezze, devi solo saper guardare intorno, e quando la trovi non fartela sfuggire… Sapessi che corte che le ho dovuto fare” Indicando con lo sguardo la porta della camera da letto.  E l’amico furbo incalzò ” L’ho fatto, l’avrei trovata , ma è già impegnata”  E non mosse lo sguardo. ” Ma dai! Vedi? Allora vuol dire che siamo due uomini fortunati” Con l’ingenuità che l’aveva sempre contraddistinto fin dalla giovane età.” E poi,magari lei ci sta” Sorridendo sonoramente. A questo punto, voi penserete che un piccolo sospetto gli fosse arrivato all’orecchio, che il compagno di tante storie vissute insieme , l’intruso invidioso e mascalzone,volesse andare a letto con la moglie. Non e’ così.                                            Arrivò l’ora del sonno e si salutarono dandosi appuntamento per la  sera dopo. Le donne è risaputo, possiedono un certo sesto senso.Quando il marito si coricò vicino a lei , iniziò a rigirasiagitandosi nel letto. ” Ma che hai? Stai male?” Disse lui,mentre era intento a caricare la sveglia per la mattina. Lei tutta scapigliata e col trucco disfatto , con tono disturbato scattò:          ”Non offenderti ,ma il tuo amico a me non piace affatto. Non hai visto come mi guardava?Mi sentivo in imbarazzo,per questo mi sono ritirata in camera.” E finì fissandolo con un’occhio assonnato e stizzoso. ” Ma che dici? Uffaaa , sempre a pensar male .Lui ti guarda con  gli occhi di un fratello ”  E si stiracchiò per allentare la tensione e la baciò poi sulla guancia. Spense la luce e nel buio del silenzio lei replicò: ” Certo, tu hai più fiducia in lui che in me,che sono tua moglie da venticinque anni. Non ti sei nemmeno accorto che veniva sempre in cucina,strusciandosi con ogni scusa. Lui con calma riaccese la luce, la guardò cun un sorriso ironico :” Dici sempre che nessuno ti aiuta a sperecchiare,che sei stanca,che vorresti avere tempo per te.. Mi sembra che il mio amico sia stato gentile a dimostrarti amicizia. ” Buonanotte”.. Disse lei, e si girò con un balzo dall’altro lato del letto. ”’Notte..” La mattina dopo, lui si alzò prestissimo per andare al lavoro, e si soprese di trovare l’amico che preparava il caffè: ” Buongiorno, ci tenevo a salutarti , andrò a cercarmi un albergo, non voglio disturbarvi” …E girò lo zucchero nella caffettiera. ” Non pensarci nemmeno” disse il buon uomo,ci daresti un vero dispiacere, resta. ”Lo chiese col tono di chi vuol davvero bene. L’altro scaltro e sveglio ,prese la palla al balzo :           ” Va bene,rimarrò per non offenderti, ma stasera offro io. Andremo in un bel ristorante. ” Va bene,rispose l’amico, ma ora scusami devo scappare, mi passa la corriera e’ tardi, a stasera”.  Salutandolo e lasciandolo fiducioso solo in casa con la sua consorte. Lei,         verso le undici tornò con le buste della spesa,dopo aver accompagnato i ragazzi a scuola. Trovò l’ospite non gradito ben vestito e pronto per uscire ”Buongiono , bella signora. ” Porgendo anche a lei una tazzina di caffè. Un pò sospresa e di nuovo in imbarazzo, per non essere in ordine ed elegante come lui, abozzò un sorriso sorseggiando in fretta il caffè. Arrivò la sera e la compagnia si diresse verso il ristorante.Era tanto tempo che alla modesta famiglia , non accadeva di uscire la sera, che non fosse di sabato o domenica a pranzo. A casa, di nuovo andando a letto , lei iniziò a questionare sugli avvenimenti” . E poi , tutto questo sfarzo non sapevo nemmeno che posata usare . Sembra quasi che voglia farci notare la sua ricchezza”…” Oddio, ricominci? ” Ora era lui a scattare di nervosismo. ” Invece di essere contenta , non dico di essergli grata, perchè alla fine sono io amico e suo debitore. E’ stata un bella serata, i ragazzi si sono divertiti,anche io..”…”UUhh… Cò ste benedette mille lire!” Sbuffò lei ” E basta restituiamole e finiamo la storia. Magari si offende e se ne va. ”Accompagnando la frase con un gesto di disprezzo con la mano e l’avanbraccio. ” E’ facile parlare oggi, ma trent’anni fa mille lire,erano una somma non indifferente” Rispondendo con un tono di rimpianto” …E poi, se dovessi davvero farlo, dovrei calcolare a quanto oggi ammonterebbe la cifra . Sarebbero almeno Sei,settecentomilalire.  E chi ce l’ha? Dovremmo risparmiare molto,per rientrare della somma…” Molto contrariato, si girò cercando di addormentarsi. La sera dopo, al suo rientro, trovò i figli sulla porta di casa…” Papà ,vieni a vedere ,abbiamo il televisore nuovo.” Lui meravigliato entrando, gli sembrò d’aver sbagliato casa. La moglie con i capelli rossi ,morbidi e profumati, fresca di parrucchiere. Scarpe coi tacchi alti, e così bella…” Tesoro ,hai visto che gentile che e’ stato il nostro amico? ”Lo accolse lei,                 che da tempo non gli donava attenzioni, abbracciandolo. La tavola era apparecchiata e imbandita, fiori sulla tovaglia. L’amico ritrovato sorrideva e parlava poco ,e l’uomo pensò:” E se lei avesse ragione? Sembra tutta contenta ora , e lui e’ strano e muto stasera. Magari mi faccio prendere da dubbi inesistenti. Sarebbe piaciuto a me, fare tutti sti regali..”Si sedette a tavola ,ingoiando bocconi amari. I figli  sorridevano al padre,ignari dei tormenti del genitore. Notò che lei ,aveva messo anche lo smalto.Rosso. A cena terminata,l’ospite si ritirò presto nella sua stanza,  lo fece anche la coppia . Come di consueto,lui si aspettava un commento da lei, ma lei tacque, gli diede un bacio sulla guancia. Buonanotte e si addormentò.L’uomo impensierito  e agitato dalla situazione e dalle novità, non riusciva aprendere sonno. ” E se?.. Ma che vado a pensare… Certo            che lei è cambiata,quando mai la trovavo tutta carina e allegra,da tempo,non ricordo l’ultima volta… Ora non si lamenta, dorme tranquilla. E guardala,  sorride  pure nel sonno. Meglio dormire và. Altrimenti mi viene la febbre… ”Le diede un ultimo sguardo ed un leggero dolore lo accompagnò nel sonno. Passò    una settimana e gli oggetti e cose nuove aumentavano col  suo cattivo umore, nella gioia collettiva. Dopo cena, trovò la scusante     di un malessere,dovuto alla stanchezza e se ne andò a letto presto.Dal soggiorno arrivava l’eco della fastidiosa allegria,filtrare dalla porta. Come un cane bastonato , si rannicchiò sotto le coperte.Lo svegliò uno strattone di lei, qualche ora dopo.Svegliatosi di soprassalto , si rizzò sul letto . Allarmato pensò subito che l’amico avesse allungato la mano… ”Che succede!? ” ”E allora?” Fece lei, alzando il tono della voce:” Non hai davvero nulla da dire?Ti sta bene che godiamo del benessere, senza domandarti il perchè. E se fossi andata a letto con lui? Non avresti mosso un dito? Perchè tu lo rispetti. E me? Non hai avuto paura nemmeno per un attimo che potesse accadere?” Lui impallidì ,la scansò e si diresse deciso verso la porta della camera. Lei lo fermò con decisione,                    e forte come era sempre stata replicò:. ” Ma dove vai? ” Disse lei ” A prenderlo a calci,quell’infame. Lui e tutte le cianfrusaglie che t’ha regalato…E i suoi maledetti soldi! ”. Lei si avvicinò col dito puntato su di lui ” Ehi, davvero credi che io sia una cretina? ”. Si calmò, intenerita dallo sguardo sconvolto del marito. ” Ho accettato la farsa,per darti una lezione.Avevo ragione io, quando dicevo           che il tuo compare era un porco, e lo e’. Voleva che ti lasciassi,       mi ha promesso una bella villa e agi..” E terminò così. Appreso tutto, a questo punto del discorso , il marito chiese ” Voleva ? Quindi , lui a te non interessa? ”…Il suo volto era quello d’un ragazzo innamorato che teme d’aver perso l’amore della sua vita. Con l’espressione malinconica e l’occhio lucido dalla commozione.” No, non mi piace. Quel pallone gonfiato. Cosa credi che dopo venticinque anni di vita con te,ripetendosi, e dopo aver partorito tre figli,che amo, mi faccia ammaliare come una ragazzina? ””E dov’e’ ora?” Chiese lui, guardando la porta con sospetto. ” Se n’e’ andato, anzi gli ho consigliato un albergo più consono al suo status, e con più comodità… I regali non li ha voluti, ma se vuoi, domani li restituiamo insieme, come abbiamo sempre fatto” . Si avvicinò al marito e lo strinse a se fortissimo. Come non faceva da tempo. Lui la baciò sulla bocca, togliendole il fiato, con l’ardore d’un tempo.                    E come l’innamorato rassegnato ,ritrovò l’amore disperso.

 

Fine