Sono La Morte…

morte a metà


Alla vista dell’altra metà,
Sorella Morte rabbrividì
guardando quella carne,
sempre all’avvio di decadente putrefazione,
e con grande sua soddisfazione
toccò il suo ossuto volto.
Col suo solito sorriso, fuori dalle orbite
si disse dopo aver riflettuto:
Certo, che l’ossa mie
non andranno mai in pasto ai vermi,
e nemmeno sarò preda degli sciacalli.
Ad essere la Morte serve eccome,
mi  libera dall’essere mangiata.

I_C ViolaNerapoetry