Osservo fondi di caffè, e intanto…


caffè

Osservo fondi di caffè,
e intanto
il vapore copre il riflesso, nel bicchiere
aggiungo dolce all’amaro, mentre cerco il mio futuro
e muore il sapore ,il gusto delle cose
Qualcosa si mette e si toglie , e a volte
nemmeno so d’averlo fatto,
meccanici gesti svegliano i tormenti
d’un giorno, quelli passati
si rimestano nell’errore d’averli rimpianti.
Come è sciocca questa mia prestesa
di conoscermi, poter dire : Io sono, cosa,
se domani non so nemmeno se ci sarò.
Il vento spinge l’esistenza,
geme tra le fessure di porte cigolanti,
cancelli rugginosi, sbavature, passaggio temporale.
Si accaniscono le emozioni
cani che abbaiano e fuggono se bastonati. Sdraiata
ad ascoltare il dispiacere dei momenti mancati, dormo
al sole della tristezza, sorge per non lasciarmi
al buio,il sottile confine tra vita e morte.
I_C ViolaNerapoetry
18 febbraio 2013