Leggere con cautela…

problemi-personali

 

E pure oggi,
si è sentita la eco che travolge con la sua volgarità.. Ma,
ad un certo punto si stancheranno di offrire solo vaneggiamenti
della laringe sguaiata. Aleggia nell’etere, l’abbaiare instancabile,
come un cane, che solo attende il suo padrone,
fa la guardia e ogni tanto si gratta il pelo. L’aria di primavera, affonda
nelle emozioni, con la sua voglia di espandere energia, compressa
e poco gestibile, da gente stressata; affolla le strade, urlano e gesticolano, fregandosene del silenzio prezioso.. Alzo lo stereo, e me ne fotto, immersa nel mio spazio vuoto.. Riempio le stanze di note assolute, preziose parole che non saprò mai attaccare ad un muro, sporcandomi le mani di vernice.. Via, vorrei anche io sporcare il mondo, con frasi che non signifcano nulla per il distratto passante, sapete il solito che sa sempre qualcosa di tutto, e farmele spiegare dall’ultimo che si ferma a comprendere certe illazioni, sono una santa, mentre lucido la mia aureola.. Stanotte musa, hai allargato le cosce, puttana delle idee, masochista delle offese, donna abbassata a procacciare pensieri nascosti, a mettere nero su bianco la tua identità… Poco male, ti riconosceranno per quel che sei, e intanto i cancelli si aprono e le belve si ammansiscono.. Grugnendo ad ogni novità, fanno buon viso a cattivo gioco, non possono più mordere ed allora si accaniscono sul morso delle loro briglie, credondo d’essere cavalli di razza scalciano sul selciato, ma sono soltanto muli, incrociati ai purosangue e nitriscono come asini.

Violanerapoetry
21 marzo 2014 alle ore 15.48