La forma del vuoto.

Vorrei dire addio alle amarezze,
che sconfortano la ragione, 
avvelenare pixel
che compongono parole assassine,
perché la parola ferisce.
Sappiamo con quale lama
il fendente sia affilato,
di come il suo sangue
sia assorbito da pagine bianche.
Flash della memoria, consolando la noia,
possono anche far bene ma,
ad un certo punto offuscano
i veri valori della vita.
Non si nasconde la mano
quando si tratta di chiedere,
ma quanto
si ritira nella manica larga
quando si tratta di dare.
Come nell’amore tutto è dare e poi ricevere,
gli illusi nascono
con la convinzione che tutto
gli sia dovuto, perché sono belli,
o perché li hanno abituati
a sentire le campane suonare
quando mettono piede fuori dall’uscio.
E, che ad ogni passo
gli si debba spargere petali di rosa,
ma attenti alle spine,
quando le sbuccerete come carciofi.
Sono sempre verdure fresche
per allietare lo stomaco,
che si rivolta osservando le strade
invase dagli invasati del nostro tempo.
Tutti attenti alla forma e dentro hanno il vuoto.
Anche gli uccelli devono imparare a volare
e pensate che anch’essi
non abbiano timore del vuoto?
Ma le creature di Dio
non stanno lì a beccare
sul ramo dell’altro,
vivono semplicemente.

I_C