I fili del pensiero sono correnti  che attraversano l’inquieto mare  dell’umana esistenza.

Ogni vela abbandonata è un’anima 
che corre verso la libertà,
colta dallo stupore, perché nell’aria è la vita
e con essa lei vorrebbe viaggiare.
Deserti abbandonati alla scura chiazza di petrolio
e isole spazzate dal vortice del consumismo,
navigano insieme alla vergogna.
Vorrei poter iniziare uno scritto con frasi
che benedicano la vita su quest’atollo di spazio
e coinvolgere gli spiriti ribelli a deviare
questa immane devianza della morale,
che uccide l’innocenza, arma la mano all’onesto
staccando la testa alla pietà.
Sento i versi dell’orrore
che compongono odi per quell’inferno
che ha ravvivato le sue fiamme in questa realtà.
Noi siamo frutto di un pensiero
e più esso si legherà
a pensieri ed emozioni di morte violenta
più crescerà la sua potenza.
E’ difficile lo so per esperienza,
fare sogni ” belli” quando incorniciata a noi
vi è la bruttura della malvagia specie,
continua a strisciare sul mondo silenziosamente.
E non l’ho di certo
con l’animale serpente
che per avere un raggio di sole
deve scaldarsi sulla roccia, allungare il collo
per vedere l’orizzonte.
Serpeggia invece, l’umana stirpe
e non si sa per quale ragione
e per quale potere occulto,
gioca a scacchi con la vita dell’intero pianeta.
Sarebbe logico mettere al bando
chi ha già sbagliato,
rubando al povero, arricchendo il proprio forziere
senza mai donare un atto di pentimento.
Circolano sempre liberi di agire,
e sotto i riflettori
tornano a declamare la loro immane ipocrisia.
Mentre si spendono milioni di soldi
per vendicare la propria ideologia politica,
raggiungere pianeti troppo distanti ,
altri muoiono di fame…

I_C