La preghiera viene aiutata dalle mani.


Tramonta il tuono scoprendo il lampo
illuminando il lato oscuro
purpureo cielo serale
coperto da morbide nuvole
sovrasta metastasi di un male diffuso combattuto.
Il nero dei cieli cavalca la tempesta
accostata ai giorni di cieli tersi
osservo albe disperse dal vento siderale,
la notte sarà lunga attesa e leggera vertigine
fino al sorgere dell’astro nascente
che muore la sera.
Stelle nascoste sbirciano da spiragli passeggeri
s’aprono, intermittenze nel passaggio del tempo
soffiano sul filo del vento inspirando desideri
cirri e scure code di temporali violenti sferzano
scariche elettriche sulla schiena dello spirito.
Smuovono lacrime di cera disciolte per caso dal fato
sono accese mistiche fiammelle nel vespro in preghiera
ondeggiano nel buio acceso tra le anime trasmigrate,
distaccate nella luce sul passo affondato in una buca.
Leggiadre e lontane dalla terrena sofferenza accorrono
sorvegliando deboli esseri inginocchiati al volere divino,
intrecciano le mani come viti generose, mature
nel cogliere speranza di una forza chiusa nei palmi uniti.

Pubblicato da immacolata chessa il Lun, 25/06/2012 – 18:05