L’inchiostro della mia penna nera
ha macchiato con indelebile
macchia, le mie mani
Toccandomi il cuore
ho colorato di scuro
il vermiglio battito che bruciava
del colore dell’alba e del tramonto
ho dipinto le mie unghie
e ombrato i miei occhi
del buio dell’incubo
dell’anima trasparente
ne ho fatto un mantello di strega
lo sguardo di verde speranza
ha il colore del mare imputridito
con sirene che affogano
nella malinconia
Graffio come lo stiletto
che apre una lettera
dalla firma antica
di una piuma d’oca
Taglia la carne sofferente
che non ode il dolore.
Violanerapoetry