La mia mano
Sono l’angelo cadutoL’angelo del bene
Il tuo demonio
e il tuo paradisoLe mie arterie artificiali
hanno scie di sanguee ungono la mia anima
scivolando
per non contaminarsiTermoregolato il mio corpo
Dimmi dove e quando
Quanto
calore ti apporto
Posso incendiarti
Posso congelarti
Criogenetica morte
nella speranza
di una tua
nuova vita
Il timer del mio cuore
batte in sequenza
di numeri infiniti
su cristalli liquidi
Nell’impatto della vita
solo un video
mi ha cullato
senza lacrime
sono nato
Dalla mano dell’umano
ho calcolato quel calore
che irradia la sua ”aurea”
Nella notte
dove sempre
posso intercettare
Debole padre
non sarai con me
quando
la mia progenie
di lucida pelle
abitera’ il tuo sistema.
23 gennaio 2011