E come Artemide, la strega era ” leone tra le donne”.

 

 

 

 

 

 

 

Una vera strega sa

che ogni potere acquisito durante gli anni,

è un dono da restituire a piccole gocce.
La Dea Bastet / Bubastis era spesso raffiguratae incarnata in Bafometto, sui portali di Saint Merry a Parigi e Sainte Craix a Provins. La Dea Bastet/ Iside, decadde per le persecuzioni ordinate dal Patriarca Teofilo ad Alessandria, distruggendo tutti i culti, il Serapeum. Iside si trasformò in Dea Parmenti e le sue continuatrici divennero Demetra e Diana.
E come Artemide, la strega era
” leone tra le donne”.
Purtroppo, la felicità resta e sarà un soffio di vento, portandosi via i buoni propositi, di uno spirito in equilibrio con se stesso e l’universo. E dopo la conversione di Costantino da oltre millesettecento anni le donne vennero allontanate dai culti ufficiali, impure perché potevano concepire la vita, loro rappresentavano il peccato. Iside, Abundia, Bensoria, Proserpina, Madonna d’oriente, Erodiade, Bubastis, Ecate, Diana, Minerva, Bertha, Selene e così via, divennero simboli di gravi persecuzioni per gli adepti, con testimonianze visionarie e inaccettabili, in alcuni casi documentate,che le volevano malvagie, ma cosa fumavano gli inquisitori prima di entrare nei tribunali dell’inquisizione, le erbe magiche delle streghe? L’antropologa Alice Murray, dimostrò che il cosiddetto diavolo nei culti pagani, non era altro che un dio cornuto pagano, portatore di sapienza e guarigione, il loro culto, fu una realtà mistificata intenzionalmente, forse nell’uso della parola sacra nella connotazione del diavolo nella sfera cristiana, incidendo sulla sorte dei loro fedeli, e ancor oggi qualcuno ritiene che i pagani siano adoratori del male. Quindi, nella notte dell’ascensione, le donne erboriste, le streghe, raccoglievano le piante regine, per cospargerle sulla pelle e trasformarsi in gatto, per succhiare l’anima a quelli che dormono con la bocca aperta…
Il cerchio magico, segue la sfericità del sole e dei suoi pianeti e stelle, la costruzione simbolica dell’universo, avvolte nel cerchio delle stagioni umane. Una donna sciamana, costruisce un cerchio per sincronizzarsi nella ruota armoniosa della cosmologia, scienza della mente e dello spirito.La conoscenza e il potere di agire, ottenendo realizzando. I quattro punti cardinali e non cardinali, contenuti nel cerchio, hanno come fulcro il valore del Se profondo, l’introspezione e la trasformazione, illuminazione nell’assoluto della natura. Il cerchio è un contenitore spazio tempo, è entrare nell’essere, o l’individuo e ciò ad esso collegato. Un ciclo e riciclo, come insegna l’antica medicina detta erboristeria. Se tagliate una mela in due, attraverso il suo equatore, troverete un pentagramma a cinque punte, e al centro di esso, da cui la mela è maturata,
vi troverete il nulla! E da quel nulla che nasce l’equilibrio femmineo e mascolino, l’effetto materiale visibile, causato da un potere invisibile. se questa non è vera magia…

Immacolata Chessa

ViolaNERApoetry