Torno a casa

In bilico tra vita e sogno
tra realtà e fantasia
tra desiderio e contatto

Momenti di vuoto e istanti all’apparenza indeformabili
da un casuale contatto con la realtà, messi in ginocchio
dalla sua verità detta cruda, che può mangiare l’anima.
Trame rosse di velluto d’una camera oscurata
accarezzano le pareti, vermiglie
sono le sue ombre, approfondite dalla distanza
tra la porta e la finestra. Lo spiraglio sembra essere
un vento proveniente da calde terre, dove riposano
notti stellate e gente a testa in su nello stupore
ammirando l’arco dell’infinito, giungendo la dove
sono riposti i sogni ad occhi aperti.

felci

Durante una notte di fuoco, il ghiaccio coprì come una stagione epocale, la mia terra.. Dove sarà vi chiederete un luogo così gelido e desolato, nella cattiveria dell’esistenza. Affondando nelle sue sabbie mobili, dove quell’immobilità potrebbe salvarmi e resistere restando a galla nella melma di pensieri marciti, donati all’ultimo istante dal passaggio d’angeli caduti. Non hanno nulla da fare quei limitati esseri che cercano di salvarmi, lasciando poi la corda allo stremo delle mie forze. Ma nel fango c’è acqua, pura e leggera, dolce da bere solleverà il mio corpo inerme. Immagino di cullarmi tra le sue delicate onde, come petalo di loto, scampato alla grandine d’un cielo impietoso. Scattato a miglior esistenza solo quando ha compreso di dover morire per risorgere, a quella nuova vita, la chimera che ogni tanto compare,
sparendo tra i palmeti d’un deserto fiorito. Uccelli del paradiso accoglieranno il mio volo dalla terra ferma alle visioni dell’aldilà… Ma che fantasia concede l’assenza d’amore, volo e torno da ogni dove, un luogo che non esiste se non tra le pieghe della mente. Vedo e tocco anche l’ultima spiaggia che concede il ristoro della carne, imbiancata dalla corrente d’una sorgente fresca, immersa nel canto d’una verde foresta. Lontana nel tempo e dalle dimensioni terrene.

ViolaneRapoetry