Horror show. Venerdì 13


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Fare la poliziotta impegna il doppio, se hai anche due bambine da crescere, da proteggere e nonostante tutto sentirsi soddisfatta anche se senti che manca sempre qualcosa. Stanotte è iniziata la notte del venerdì 13 e tutti a dare di matto. Se ci si mette anche la follia siamo a posto, la città sembra voler esplodere certe sere. Intanto oltre questi pensieri c’è anche da lavare la mia auto, è davvero un ricettacolo di virus, polvere e resti di cibo gettati sui tappetini per rincorrere qualche lestofante. ” Bambine, non vi allontanate, state qui dove possa vedervi. ” ” Si mamy, ma fai presto devo andare dalla mia amica, lo sai che oggi e venerdì”.. ” Ok, faccio in fretta, promesso.” Dopo qualche minuto, le ragazzine odono un urlo: ” Scappate bambine, correte!”. Più nulla, da un cespuglio sbuca un giovanotto in jeans e giacchetta blu, l’aria da matto e un risolino sinistro sulle labbra. Le bambine iniziano a correre, di fianco all’autolavaggio c’è un frutteto, inizia la corsa e la rincorsa, come animali in fuga iniziano a zigzagare nell’orto, e la più piccola riesce a nascondersi sotto l’incavo di un albero. La più grande corre ancora verso la strada.. Poi il gelo della paura è un grido agghiacciante che fa tremare l’aria, e la piccola si rannicchia ancor di più nel suo piccolo nascondiglio piangendo in silenzio… L’uomo sembra allontanarsi e dirigersi verso il centro della città. A due isolati più in la tre persone, appena uscite dal turno serale dell’ospedale, decidono di cenare in un fast food lì accanto. L’uomo vestito da infermiere tiene a bada l’allegria delle sue colleghe, anche loro vestite di bianco e con la fame che le elettrizza c’è poco da scherzare, si avviano verso il locale quando una di loro: ” Hai comprato il gratta e vinci?” Chiede una al collega: ” No, devo averlo lasciato nella tabaccheria, aspettatemi che vado a riprenderlo.” Dalla vetrina vedono lui che gratta, ma il viso non sembra far trasparire nessuna gioia di nessuna vincita, si accendono una sigaretta mentre lui fa acquisti…” Cosa ne dite ragazze, vi va di festeggiare andando al luna park? ” Ma sono stanca replica una di loro, faremo troppo tardi” ”E dai, insiste il collega, facciamo due giri sulle montagne russe e poi a casa.. ” Ho portato una sorpresina”, tirando fuori una bottiglia di whisky … Inizia così la serata, salgono sui sedili e senza che loro se ne accorgano, lascia un centone al guardiano facendogli l’occhiolino… le ragazze iniziano ad urlare e lui con la bottiglia a portata di mano inizia a farle bere… Mentre la notte inizia a calare una donna viene inseguita dall’assassino in jeans e giacchetta… La donna corre verso il palazzo dove sa di non trovare nessuno, è stato fatto lo sfratto a quasi tutti gli inquilini, e i vicini sembrano essere spariti, proprio stasera pensò la donna .. le scale fatte a tre a tre, come una gazzella cerca la salvezza e si infila nella porta di casa appena in tempo per sentire due pugni sulla porta. Il cuore in gola, la mente offuscata dal terrore, sembra un film già visto, esplodendo in una risata isterica. poi prende il telefono e chiama un’amica, lei la raggiunge ed inizia a raccontarle l’accaduto, e l’amica ancor più spaventata di lei cerca di consolarla… Accendono il caminetto di quella vecchia casa, ma la legna è troppo umida, la padrona di casa decide di andare a prendere altra legna che è nel sottoscala. ” Ma sono matta? E se lo incontro di nuovo, e se fosse appostato per riprendere quel che ha lasciato a metà?”. Risale su con il fiatone, bussa tre volte come d’accordo ed entra in casa.. Intanto accendo la TV dove la notizia della donna uccisa e della sua bambina fa il giro dei network, tutti in allarme c’è un pazzo omicida in città. L’amica inizia a chiedere particolari dell’inseguimento, e mentre la donna sembra essere reticente, ma soltanto perché sotto shock, l’amica sospettosa inizia ad inventare scuse per farla allontanare e fuggire dalla vecchia casa. Intanto manca la luce, un temporale scatena pensieri ancora più orridi, e fulmini illuminano a giorno i volti delle due donne: ” Andresti a farmi un tè caldo? Sto tremando.” La donna senza sospettare nulla cerca il bollitore in cucina, per fortuna ancora caldo, mentre l’amica cerca di aprire la porta, ma la trova sbarrata… Cerca una finestra per scendere ma la scala antincendio è rotta, allora si infila nel caminetto, dove una tendina ne nasconde la fuliggine.. ”Ehi, ma dove sei?” La donna cerca l’amica per tutta la casa, trova la finestra aperta e la cerca con lo sguardo all’esterno, la scala è in funzione, qualcuno l’ha staccata dai ganci di sicurezza, è rotta ma chi può essere stato? E pensa” Quella scema deve essere scesa da qui, la porta l’ho bloccata”.. E attonita si siede sul davanzale bevendosi il te… L’amica forse un po’ malata da manie di persecuzione, rimane immobile fino a che una mano le tappa la bocca e la immobilizza, con lo sguardo atterrito vede la sua amica uscire, forse per cercare proprio lei.. L’uomo è grasso ed ha sangue ai lati della bocca, la getta sul letto e inizia a morderla sul collo, sui seni. Immobilizzata dal terrore la povera donna non riesce nemmeno a gridare, quando dal camino esce anche l’uomo in jeans e giacchetta, ormai anneriti dalla fuliggine sembrano un’incubo uscito dalle storie più tetre. Dopo vari minuti di sadica cattiveria lei soccombe senza aver potuto nemmeno chiedere aiuto. L’altra per la strada cerca disperatamente un’auto della polizia, ma sembrano tutti impegnati in città c’è un incendio nello store, forse ladruncoli in cerca di alcol.. La donna si avvia verso il luna park, unica luce visibile a pochi passi. Il guardiano è sparito, forse è andato ad ubriacarsi col centone ancora in mano, la donna vede i tre sull’ottovolante ed attende che scendano.. Dal buio sbucano il secco in jeans e giacchetta e il ciccione sanguinario, hanno anche loro visto l’attrattiva e cercano altre vittime da sacrificare nella notte del venerdì 13… La donna atterrita li vede e senza perdersi d’animo cerca di salire sulle strutture delle rotaie, rischiando d’essere uccisa dalle lame. I tre la vedono arrampicarsi, cercano di scendere, ma il guardiano è ormai ubriaco e lontano… L’infermiere grida alla donna di stare ferma, ma i due assassini iniziano a salire ed arrampicarsi più velocemente di quanto abbia fatto lei, sembrano che siano quasi per afferrarla quando arriva l’auto della polizia, con la piccola che si è salvata. Dall’auto della madre aveva chiamato i soccorsi, e anche lei impaurita mentre i buoni arrivavano si era avviata verso il luna park.. Inizia una caccia ai mostri, l’infermiere viene trafitto allo stomaco da uno di loro, mentre cerca di salvare le sue amiche, con una leva staccata dalle rotaie viene infilzato senza pietà. Le infermiere urlano e cercano di soccorrerlo, ma il ciccione lo scaraventa giù dall’impalcatura, la donna è quasi arrivata all’altro lato delle montagne russe, e da lì osserva la polizia che non può sparare, per non ferire le infermiere. Le due vestite di bianco la sanno lunga, hanno nella borsa del soccorso due siringhe con un’efficace e potente sonnifero, all’avvicinarsi dei due assassini li infilzano e finalmente li vedono caracollare alle travi di ferro e poi abbattersi finalmente a terra. Tutto torna alla normalità con l’inizio della tragedia raccontata dalla bambina, la donna e le infermiere la abbracciano piangendo, mentre le ambulanze iniziano a spezzare l’aria.
Fine di un incubo che ho avuto stanotte, meno male che è finito.
Immacolata Chessa