“SunGazing”: ancestrale pratica esoterica confermata da Scienza e Nasa

Felicità, salute e poteri sovrannaturali grazie ad un antico rito solare. Oggi la scienza conferma questa straordinaria pratica di autoguarigione

Sun-Gazing

Ancora oggi in India viene praticato un esercizio iniziatico che trae origine dalla notte dei tempi. Rimasto segreto per molto tempo e insegnato da Maestro a Discepolo, si affaccia nuovamente in questo XX secolo… Questo metodo è il SunGazing, parola inglese che significa

«fissazione del sole». Tale pratica, riportata alla ribalta da Hira Ratan Manek dal 1992, permette di stimolare il cervello grazie all’energia luminosa del Sole.

 

Dopo la notizia delle macchie solari di classe X dei giorni scorsi, abbiamo pensato di tornare a parlare di questa suggestiva pratica riguardante il Sole, magari per darci una chance nell’approfittare della potenza di questa immensa stella che ci tiene in vita… ogni santo giorno. Ma partiamo dall’inizio..

 Le antiche civiltà si organizzavano in modo naturale; anche se si considera l’epoca antica, molte erano scientificamente ben avanzate, come la civiltà egizia ad esempio, ancor oggi sotto osservazione per la sua complessità e tradizione, che va molto più lontano di quanto la moderna storia ha voluto finora farci credere. Pensiamo alla Ghiandola Pineale, per fare un esempio qui calzante, è stata per millenni il centro della vita e delle tradizioni esoteriche di tutte le civiltà native della Terra (compresa quella egizia), si trattava del cosiddetto “Terzo Occhio” che tutto vede e al quale nulla può essere negato (ne abbiamo parlato qui). La maggioranza della popolazione dovrebbe sapere che a questa piccola ghiandola, a forma di pigna ubicata dietro la nuca, per molti secoli è stata negata la sua importanza, dal momento che essa sembra essere il “lume della conoscenza”, intesa come sapienza innata… si tratta infatti di un centro nodale in cui scorre l’energia dei campi magnetici che ci circondano, quelli insomma dell’energia cosmica che ci da la vita; gli occultisti ne conoscevano bene l’importanza (a differenza della moderna scienza neurologica).

Ma torniamo alla civiltà egizia, che più ha saputo sfruttare le grandi capacità della Ghiandola Pineale, non a caso, e l’ha addirittura messa nei “segni” del cielo (o forse era già là dalla nascita dei tempi?). Ebbene, a proposito di “cielo”… l’aspetto importante riguardo la questione delle antiche Sapienze esoteriche di cui qui vogliamo parlare, è l’adorazione del Sole: un rito che è stato la prima alba dei culti religiosi (d’altronde… come non essere rapiti da questa sfera incandescente?). Insieme al Sole, ad essere venerati, c’erano poi tutti gli astri del cielo, a scandire i tempi e cicli cosmici, che influenzavano la Vita e la sussistenza sul pianeta; gli Antichi adoravano dunque tutte le forme dalla natura, da Madre Terra stessa all’albero e le sue foglie ..che immagazzinano ossigeno e rendono con la loro esposizione al Sole la vita possibile su questo pianeta, appunto. E così le acque che obbediscono al comando magnetico della grande Madre, che affluiscono per irrigare la Terra dove la pioggia non arriva, come le rive del sacro Nilo, che pure in cielo aveva il suo corrispondente: la Via Lattea. Tutti segnali presi dai sogni o realtà a noi sconosciute? (Su come i primi saggi asceti intuirono le forze della natura ne abbiamo parlato qui). Contemporaneamente le conoscenze di una certa chimica elementare, soprattutto dalle piante selvatiche, e dei benefici del Sole, avevano grande presa sulle cure per i medici/sciamani del passato. Anche la Grande Sfinge a guardia dell’altopiano delle Piramidi, rivelatasi una stupefacente scultura ai margini del deserto libico, dopo anni di accurate ricerche si è scoperta un monumento dedicato al dio Sole. La Sfinge è quindi rivolta verso Est, e si dice che sia stata concepita perché puntasse verso l’alba dell’equinozio, la stagione del Sole. Una stele trovata tra le “zampe” della Sfinge rivela i nomi dati al dio sole, la tripla denominazione: “Khepri–Re–Atum“. Sono i tre nomi dati dagli egiziani al Sole nascente del mattino, al Sole pieno della sua potenza a metà giornata, e al Sole pomeridiano che man mano affievolisce. Una simbologia di fatto molto somigliante all’esistenza umana, che va dalla nascita, alla forza giovanile e al suo decadimento.

Insomma, il Sole con tutte le sue proprietà vivifiche è stato il primo ed unico dio di ogni civiltà umana. Ogni antica religione si basava su pratiche e riti ispirati alla forza del Sole e atte a sfruttare la sua potente energia. Il Campo Magnetico del sole infatti, come afferma anche la scienza moderna, influenza ed interagisce col campo magnetico della Terra e degli esseri umani, arrivando a influenzare anche il nostro Dna.

Ecco che da Horus a Gesù… tutti gli dei sono personificazioni simboliche del dio solare. Il Sole è ciò che sulla Terra da la vita ad ogni essere vivente. È l’Essere che “penetra” l’oscurità uterina della Terra e porta il seme vitale che “feconda“… Mentre l’acqua, dalle piogge ai mari, fino a quella che abbiamo nel nostro corpo (siamo composti per il 70% di acqua) è l’elemento femmineo che da la fertilità, da cui nasce la Vita. L’acqua è regolata dalla Luna, che regola l’ingrossamento delle acque apportando benefici nei territori lontani dalle rive dei fiumi e dei mari, allagando annualmente o periodicamente, com’era per il Sacro Nilo degli egizi. Ogni religione era una simbologia di eventi stellari, dove il Sole era il Dio assoluto!

 

A questo punto la cosa interessante è che, a quanto pare, è possibile canalizzare l’energia solare emanata dal suo Campo Magnetico attraverso la pratica avanzata di antichi metodi ispirati alle arcaiche ritualità solari, e addirittura le grandi Potenze, come Unione Sovietica e Stati Uniti e varie organizzazioni di stampo occulto, hanno ottenuto grandi successi nello studio del “controllo del pensiero” e delle azioni applicando tali conoscenze sulla popolazione mondiale. Siamo alle solite, ViolaNera ha paranoie e manie di persecuzione complottiste (una volta me l’hanno appunto chiesto se ne fossi davvero affetta… ma questa è un’altra storia).

Ad ogni modo, le coincidenze storiche e scientifiche non mancano… come quelle riguardo il fluoruro di sodio che, messo prevalentemente negli alimenti e nell’acqua potabile, annichilisce la Ghiandola Pineale e di conseguenza instupidisce le masse, costringendole a usare la minima quantità di vera energia cosmica che il sole apporta confluendo su di noi. Di fatto, se costruissimo case che non impedissero al sole di filtrare saremmo tutti meno infelici di ora; ci sono stati molti suicidi nelle zone dove arriva poco sole, il nord dell’Europa, ad esempio, ha il più alto livello di suicidi. Pensate a quanti  benefici gratis potranno andare incontro le persone soltanto esponendosi per alcuni minuti ai primi o ultimi raggi del sole (cosa che invece gli Antichi facevano ogni giorno: infatti la Ghiandola Pineale è fortemente collegata alla luce solare). L’alba del rinnovamento cellulare è a portata di mano, così come il tramonto delle paure e dell’inerzia negativa. Ma pensate invece se le élite di potere disconnettessero “la sede dell’anima” staccandoci dall’Uno e dalla sua fonte spirituale… ci renderebbero tutti degli automi.

 

In ogni caso, secondo alcune fonti, non ben note a dir la verità (sia chiaro!), la NASA avrebbe confermato qualche tempo fa che l’atto di “guardare fisso il sole” sarebbe una pratica valida per sviluppare facoltà superumane e per guarire il corpo. Si tratta di una pratica di autoguarigione che proviene proprio dagli antichi riti solari.

La pratica ha a che fare con abilità sovrumane che possono essere ottenute da chi segue il protocollo conosciuto come “Sun-Gazing“, “guardando il sole”, una pratica recentemente rinsaldata appunto dalla NASA, e da sempre invece sostenuta dalla medicina. Molti sostenitori di questa antica tecnica, usata da molte culture come i Maya, Atzechi, Tibetiani, Indiani, Amerindi, gli Egizi e i Greci  (cosa che aveva già constatato il Dottor Lefebure), riportano non solo benefici di guarigione alle malattie più comuni, ma anche l’ottenimento di abilità da super umano per così dire… come un’avanzata telepatia e la diminuzione del bisogno di cibo.

Il Sun Gazing (anche detto “sun-eating“, “mangiando il sole”) è una pratica di introduzione graduale alla luce solare negli occhi durante il più basso momento del giorno per i raggi ultravioletti –alba e tramonto. La pratica si sviluppa attraverso molte regole, come quella della fase successiva in cui bisognerà camminare a piedi nudi sulla terra. A quanto pare, dopo 3-6 mesi gli studi mostrano che le malattie fisiche iniziano a scomparire. Si dice che quando una persona arriva ai 30 minuti al giorno -dai 10 secondi iniziali esposti al sole- tutti i colori del sole arrivano direttamente al cervello. I terapeuti del colore attribuiscono la guarigione di alcune malattie inondando il corpo e il cervello con il colore fisiologico che manca al corpo preso in esame –a seconda del disturbo. Per esempio, in malattie del fegato, è il verde quello mancante. I reni hanno bisogno di rosso, e il cuore di giallo. Tutti gli organi rispondono a differenti colori dell’arcobaleno, per questo si raccomanda da sempre una dieta ricca di svariati colori. Per sette mesi e mezzo di questa pratica il bisogno e desiderio di cibo diminuisce. Secondo gli esperti il cibo non è effettivamente necessario per mantenere il corpo, nel nostro caso allora sarà l’energia del sole a provvedere a questa energia.

Medici e professionisti dell’ottica mettono in guardia nel guardare direttamente il sole, dicendo che danneggia la retina. Tuttavia se fatto correttamente, al momento giusto della giornata, gli studi dimostrano che non vi è alcun rischio di danneggiare gli occhi.

Ebbene, abbiamo detto che questa pratica veniva considerata un potente mezzo di trasformazione sia fisica che spirituale fin dall’inizio dei tempi, oggi la pratica è stata riportata in auge ed ha conquistato popolarità tra coloro che cercano vibrazioni elevate e stati dell’essere gioiosi. Così attualmente anche la ricerca scientifica sostiene che ci siano vantaggi a fissare il sole. Secondo il Dr. Edward F. Group III del “Global Healing Center”, alcuni extra della pratica includono: – Aumento della prodizione di melatonina e serotonina – La pineale aumenta di misura – Piu’ energia (chi fissa il sole dice di avere maggiore vitalità… il Dr. Group crede che questo dipenda dal rilascio di melatonina e serotonina). – Fissare il sole frena anche l’appetito e sostiene nella riduzione di peso.

Ebbene, in questi giorni in cui il sole è così indaffarato nelle sua attività, non ci resta che… all’alba, abbracciarlo con tutti i nostri occhi!

ViolaNera

http://www.ukizero.com/sungazin-ancestrale-pratica-esoterica-confermata-da-scienza-e-nasa/#comment-5833