Paracelso e i sette principi dell’Archidone magico…

strega velo
Gli esseri elementali influenzano in male e in bene, le scelte spirituali e materiali degli esseri umani senza volontà benefica o iniziati, che vogliono il bene dell’umanità, inducendo i primi verso la pratica dell’occultismo, in un insieme di riti atti solo a raggiungere fini personali, con l’obiettivo unico di prevalere e comandare, e tutto a loro unico beneficio, le forze della natura, spiriti, demoni, geni e angeli, ed altri eterei esseri provenienti anche dalla luna. Fonte di ogni degenerazione sia soggettiva che collettiva è l’egoismo, la sete di potere, sono il collante dell’odio, che non ha alcun rispetto per la vita, se tutto viene poi miscelato con la magia nera, si crea un’esplosiva polveriera… Tuttavia,esiste l’opposto esatto, ed è la pratica della magia bianca, essa viene praticata dagli iniziati, persone con doti divinatorie preparati all’uso corretto di ogni potere legato ai quattro elementi,alla richiesta di favori ai 72 geni del mondo astrale,non di certo obbligati a recepire il nostro desiderio interiore, ma inducendoli con il ” semplice” potere della voce, il secondo a noi conferito e non per soddisfare i nostri capricci, bensì, per il bene di tutti, facendo leva sulla buona volontà unita all’autocontrollo. Quindi, per ordinare un qualunque desiderio, senza attirare malefici, a cui in molti non saprebbero porre rimedio, si deve aver lavorato su se stessi, raggiungendo un discreto livello nella conoscenza dei diversi livelli dei mondi astrali e della conoscenza del mondo spirituale, altrimenti, si corre il rischio che gli spiriti chiamati nelle evocazioni, nell’immediato andranno da chi, sapientemente, li aveva già contattati. Non basta citare a memoria i loro nomi, ma, occorre aver piena coscienza di quel che si sta facendo, di ciò che si desidera, senza trascurare le conseguenze che ne deriverebbero.
Si ipotizza, che per descrivere gli elementali, Paracelso si sia servito delle leggende e superstizioni di molti paesi. Si pensava, che tutto ciò che era stato creato come,alberi, fiori, fiumi, campi, colline, nuvole , avesse uno spirito, che contenesse in se la “vita “, “soffio vitale”, “spirito”. Tale credenza era chiamata animismo, ancor oggi praticato dagli indiani d’America e popoli cosiddetti selvaggi, sapete loro ancora onorano la natura se tagliano un albero, davvero dei pazzi.. in un mondo che non rispetta nemmeno il padre e la madre che li ha generati.Nel XVI° secolo, Paracelso scrisse diffusamente sugli spiriti chiamati “elementali”, associati ai quattro elementi: aria, acqua, terra, fuoco. Gli elementali dell’aria sono chiamati silfidi, quelli dell’acqua sono le ninfe, quelli della terra gli gnomi e quelli del fuoco sono chiamati salamandre. Questi quattro tipi di spiriti sono fatti di carne e sangue come gli esseri umani, ma non hanno anima e possono muoversi velocemente come i “puri spiriti”.
Le tradizioni nordiche e medioevali, credevano che i Trols, le fate, gli gnomi, i folletti e tutto il popolo degli elementali, non fossero di materiale eterico, ma come gli esseri umani possedessero un corpo fisico, fatto di carne e sangue infatti, nel medioevo, quando l’umanità conservava ancora un contatto molto stretto con i mondi invisibili e viveva a stretto contatto con la natura, queste creature, erano viste come piccoli esseri reali, proprio come se fossero di carne e sangue, le fiabe delle fate e degli gnomi, per noi si riferiscono a esseri fantastici, ma in quel periodo no, era normale incontrarli e crederli con un corpo materiale come il nostro, soltanto con fattezze diverse e senza un’anima, che era posseduta soltanto dal genere umano, ma, se un essere elementale si fosse unito carnalmente a un umano, generando figli, questi avrebbero acquisito un’anima, ed è per questo che molte leggende raccontano delle loro unioni, partendo anche dai Giganti , Annunaki, che abitarono la terra e scomparvero senza ragione.
Accorriamo all’incitazione di esseri magici, usando la bacchetta magica, dagli estremi d’argento e oro, presa e modellata a nostro piacimento, incidendo su legno di nocciolo il suo potere. Ma, dopo migliaia di anni, abbiamo dimenticato che la divinità è in noi, il suo riflesso, governa le nostre azioni… Il braccio è la nostra bacchetta magica, e la mano ne è il prolungamento, uniti al potere della parola, che attira, verso chi la pronuncia, potere o disgrazia, per ogni suo significato ad essa dato. Spiriti buoni e malvagi, esseri elementali, creature del mondo invisibile, dove regna la luce o la tenebra, per chi espia il malefatto, per la sua origine maligna…Tramite composizione naturale, ogni desideroso di poteri o di comunicare con gli elementali, si avvalerà del presunto dono o potere, ( ad esempio, le salamandre andranno nel fuoco senza bruciarsi e con esse si avvalerà chi le vedrà,del potere del fuoco)che l’iniziato, il mago o la maga, traducono in estensione dell’aura, espandendo energia empatica. Considerato sin dai primordi della civiltà umana, il fuoco è stato oggetto di culto, a cui erano attribuite proprietà magiche. Il fuoco è un elemento naturale a cui sono associati fenomeni fatati. Durante i riti magici, negli equinozi e nei solstizi, venivano accesi dei focolari nei boschi e li si ballava intorno ad esso. Le Fate dello spirito del fuoco sono mutevoli di natura e possono diventare veramente ostili, quando sono offese. Abitano dentro ad un fuoco, una scintilla, un lampo, anche nell’elettricità statica dei vestiti….Allargando e raggiungendo sempre una maggiore cerchia di persone e cose che vivono per se stesse. Ma, che possono essere impregnate del del potere che gli viene conferito , come per i talismani.Siamo catalizzatori di un’energia del cielo, che elettrica punta la sua forza verso il basso, sulla terra ponte di collegamento , facendo in modo che l’energia cosmica raggiunga l’essere umano. ” Affinché la terra diventi un riflesso del cielo, un tabernacolo per la divinità”… Raggiungendo un’armoniosa alleanza con i vari livelli dello spirito: Atmico, Buddhico, Mentale e infine Astrale. ” Se non cerchi la luce, inevitabilmente sarai avvolto dalle fiamme e tenebre.” Fuoco, aria, cerchio purché siate pronti all’elemento luce, raggiungendo il cielo, che non contempla il buio ma il bagliore cosmico.L’energia cosmica è creatrice e distruttrice, e molti non tenendo conto di questo, hanno provato a contattare esseri elementali, che non hanno malizia come l’umano, vivono di emozioni e di istinto,facendoli entrare nel loro cerchio, senza essere adeguatamente pronti con un’aura potente che resistesse a entità che mal volentieri accettano di sottomettersi, ribellandosi e perseguitando i malcapitati.Non è questa pratica di contattare esseri elementali che determinerebbe il confine tra semplice studio e magia, fatta a tavolino senza amore e il vero trasporto verso i mondi astrali e le sue creature. Come ogni elemento tende a fondersi, cercando il suo corrispondente, così, tutte le creature elementali, grazie alle lunghezze d’onda che le distinguono, seguono o intercettano vibrazioni, entrando in rapporto diretto con altri esseri che possiedono le medesime qualità, vibrando all’unisono. L’archidone Magico di Paracelso, contiene numerosi segreti e talismani preziosi, contro la maggior parte delle infermità, pianificando le inquietudini interiori.La chiave di questo linguaggio non è andato del tutto perso, , anzi esso è celato gelosamente dai maestri cabalisti, nel mistero celato sotto ogni cosa o essere.Trasmessi oralmente agli iniziati della scienza occulta, ai nostri tempi si dice che, tale segreto sia detenuto dai Martinisti (  Il Martinismo è una Via Iniziatica il cui scopo è il “perfezionamento interiore dell’essere umano” secondo gli insegnamenti del mistico francese Louis Claude de Saint-Martine ) dai Rosacroce ( I Rosa Croce sono un leggendario ordine segreto, che sarebbe nato nel XV secolo e la cui conoscenza venne diffusa nel XVII secolo, associato con i simboli della rosa e della croce). E grazie al sistema filosofico, teologico di Paracelso, ovvero la verità divina di cui era impregnato tutto il suo essere, unico nel suo genere, con I sette libri e l’Archidone magico , si sono potute recuperare molti di questi riti magici. E grazie anche alla magia bianca, possiamo attingere energia dalle forze della natura, dai suoi esseri, dal sole, Padre della vita, e la luna sua sposa,esempi di ogni divinità che siano state nominate dalla nascita dell’uomo e della donna.Vivificando gli oggetti, impregnandoli con la nostra energia, attingendo dalla linfa vitale. A pensarci bene, non sarebbe meglio divenire noi stessi dei talismani viventi? Portatori di bene, luce e forza, ma come fare, è davvero possibile possedere dei poteri, contattare esseri invisibili?
Continua…
ViolaNerapoetry