Poteri psichici? Sesto senso?


cervello e mente

 

Chi di noi non ha mai sognato di possedere poteri psichici?

Pensate al cosiddetto sesto senso,

un vero e proprio viaggio nell’immateriale celato

nel passato del nostro istinto primordiale: la sopravvivenza.
Un ricercatore dell’università londinese, il dot. Peter Frenwick, afferma che esaminando pazienti colpiti da arresto cardiaco, alcuni di loro sarebbero effettivamente “entrati” nel cosiddetto NDE, il “tunnel della luce” vissuto e visto da chi temporaneamente perde la coscienza (in stato di coma). Ma è davvero così? In stato di incoscienza la nostra “coscienza” ci abbandonerebbe?
Secondo la teoria del dot. Frenwick la mente potrebbe esistere al di fuori del corpo! Questa affermazione del neuro-psichiatra londinese si riferisce al momentaneo blackout cerebrale di pazienti, i quali hanno avuto l’esperienza NDE nonostante fosse inesistente il flusso sanguigno nei loro cervelli. Il Dr Fenwick afferma che l’idea di una mente che esiste al di fuori del corpo aiuta a spiegare la crescente mole di evidenza scientifica, tesa a dimostrare la veridicità deifenomeni psichici.
Per esempio, test condotti negli Stati Uniti hanno mostrato che donne che cercavano di restare incinte con la fertilizzazione in-vitro, avevano il doppio delle probabilità di concepire se venivano loro indirizzate preghiere da gruppi di persone mai conosciute, distanti anche centinaia di chilometri.

Il cervello è un veicolo del quale si avvale la mente, concedendogli la consapevolezza delle esperienze materiali. A quanto pare, queste “attività” mentali potranno inoltre essere monitorate e osservate attraverso uno speciale scanner, grazie ad una recente scoperta fatta nell’ambito della neuroscienza. Una tecnologia in grado di dimostrare i voli ancestrali della mente?

Di fatto, si sta avviando un importante e costosissimo progetto dove poter condurre studi sulla “connettomica” e cioè il “trasferimento della mente“, o emulazione del cervello, in un ipotetico processo mentale cosciente, da un cervello a un substrato non biologico.

L’emulazione di un intero cervello viene considerata dai futurologi come il punto logico finale nei campi della neuroscienza computazionalee della neuroinformatica, ossia nella simulazione del cervello per scopi di ricerca medica. Essa viene anche trattata in pubblicazioni di ricerca riguardanti l’intelligenza artificiale.
Sarà così possibile ottenere la “mappatura” e la simulazione del cervello e degli impulsi dei neuroni, per poi arrivare all’estrazione di informazioni da un cervello ad un’apparato che potrà scannerizzare i vari settori di esso, arrivando addirittura a raccogliere gli elementi della mente artificiale ed inserirla in un corpo meccanico.

Computer, robot…abbiamo già affrontato questo tema: come garantire la tutela dei diritti umani in un mondo simulato e artificiale? Il pericolo sta nella clonazione di mentiemulate. Personaggi privilegiati e ricchi, potrebbero approfittare soggettivamente di questa tecnologia, velocizzando le proprie funzioni mentali, rallentando così il naturale percorso mentale delle menti non emulate, sorpassandole.

Ebbene, questo “Cern della mente” sarà costruito a Saclay- Saint Aubin (vicino Parigi) e il progetto si chiama “Neurospin“.

Si tratta di uno sviluppo tecnologico che sta impiegando un lungo e difficoltoso progetto di ricerca. Il dispositivo che permetterà tale sperimentazione, peserà all’incirca 45 tonnellate, con bobine costituite da fili superconduttori di niobio-titanio, lunghi centinaia di chilometri. Durante l’attivazione del super scanner, saranno immersi in una soluzione di elio superfluido, mantenendoli alla più bassa delle temperature, di 1,8 Kelvin. Questo macchinario permetterà di comprendere la biochimica umana e studiare le reazioni neurochimiche alla base del concepimento del pensiero. Addirittura, si potrà riuscire ad esaminare, con il potente campo magnetico prodotto, risoluzioni spaziali e temporali delle immagini date. Quindi, saremo di fronte ad una potente “macchina di lettura della mente“? Sarà possibile prescindere dai limiti dati dall’etica a chi potrebbe appropriarsene con la privatizzazione e l’uso inadeguato delle capacità applicative di questa scoperta? Un dubbio questo provato anche dal ”Movimento Raeliano: Il Mind Uploading“.

Mentre scrivo scorrono immagini nella mia mente: vedo eserciti di cyborg, vedo la clonazione e il trasferimento della nostra mente in corpi sempre giovani, avremo perfino robot con una coscienza? Arriveremo ad intelligenze artificiali connesse tra di loro grazie al gigantesco scanner, potrebbero prendere decisioni logiche in situazioni dove l’umano non può sopravvivere, arrivando anche ad avvalersi delle loro capacità di ripresa dopo essere state poste in uno stato di ibernazione o rallentate. Pensate ai viaggi nello spazio, alla noia che colpirebbe l’umano nel mare del silenzio. Rimango perciò anche affascinata dai benefici che potrebbero derivare da queste tecnologie, solo nel caso venissero impiegate per il bene comune, in un futuro ancora incerto. Tuttavia, come in tutte le cose del creato, troviamo sempre il rovescio della medaglia. Starà a noi spettatori, per il momento passivi, ”giudicare” e di conseguenza intervenire a favore d’un uso corretto di una siffatta scienza. Ci stiamo sempre più avvicinando alla ”Pietra Filosofale” che potrebbe portare al raggiungimento massimo del valore umano: l’immortalità. A questo punto, non mi resta che sperare, magari come tutti voi che leggerete questo articolo, senza alcuna pretesa di certezza scientifica, di poter usufruire un giorno dell’immortalità se non altro della coscienza.. della mente, trasferita magari in un mio giovane clone, oppure in un interfaccia informatica capace di contenere la mia coscienza.

Chissà come sarebbe vivere senza corpo. Chissà se poi il desiderio di vivere per sempre possa essere appagante pur senza poter mai più provare alcuna sensazione fisica, oppure, se è vero che tutto dipende dalla nostra coscienza, potremmo essere in grado lo stesso di “sentire” quelle sensazioni. Allora, forse un giorno vivremo tutti dentro un grande computer, un “sistema matrix” fatto da vere coscienze individuali ma non più viventi in un corpo, ma semplicemente alimentate da una presa elettrica! Quest’anno per il compleanno mi farò regalare un gruppo elettrogeno!

ViolaNeraPoetry