( Immagine di Jack Vettriano )
I cieli delle albe
hanno l’assonnato colore
di notti imbiancate,
come donne alla finestra
si tingono di radiosa luce,
definendo
il confine tra mare e terra,
arsa dalle passioni .
Ogni nuvola
contorna il volto carezzato
da fazzoletti ricamati,
e parole strette nel pugno,
lacrime sospese nelle loro trame.
Le giornate giovani
hanno il celeste dell’innocenza,
non sanno che prima o poi
nuvole nere oscureranno
il loro splendore,
appese alla volta del cosmo,
dondolano indifese,
tra un ruggito di meteora
e uno squarcio di luna nera.
Credono, ingenue,
che sia il giardino dell’Eden,
il vasto spazio
che oltrepassa i limiti dei desideri,
forse
sono brutti sogni, ad aprire il giorno
e confondere
il loro susseguirsi,
nel dedalo delle rincorse ;
nel lascito d’una marea ostinata
a mandare avanti il tempo
a concedere ancora l’aurora.
ViolaNerapoetry
18 febbraio 2013 alle ore 1.03