Un giorno il genere umano, si svegliò col dono della telepatia-

2012-calendario

Un giorno,

il genere umano si svegliò col dono della telepatia.

La prima cosa che notò ,il primo Tizio ad uscire di casa, fu che l’uomo che gli stava di fronte sorridendo gli diceva: ” Spero che vada bene la sua riunione con i professori..

 ”Si? ” rispose il Tizio meravigliato da questa scoperta. ” Ma come avra’ fatto? .. Ma, legge nel pensiero?” Si fermò guardando quel forestiero . Sapeva vederlo dentro. Sentiva di non poter avere pensieri negativi nei suoi confronti.

Lui li avrebbe ascoltati. Il suo viso sembrava essere appena uscito da un massaggio tonficante.

E l’altro ,di nuovo rivolgendosi al Tizio ”Si, e’ così. Ma non lo sapevi che da oggi e’ arrivato un raggio dalla galassia che ha generato un nuovo senso di convivenza e di arricchimento spirituale?

Se hai captato il mio pensiero, vuol dire che anche tu, sei pronto ad accettare il fatto che siamo tutti connessi tra di noi. Siamo ora ,un unico essere pensante, che non potrà mentire a se stesso. ” Davvero? Mica mi dispiace ,è una vita che convivo forzatamente con l’ipocrisia. Chissà se n mi tornerà utile. ‘ Rispose Tizio incuriosito.

Tizio era divertito ,lo fissava maliziosamente e aggiunse:”Si ,

si ho capito. Non lo sfrutto per aver più danaro”. Sorridendo di nuovo lo salutò con lo sguardo.

La scuola era già piena di genitori in nervosa attesa. Pazientemente fingendo, facendo buon viso

al passaggio dei professori assaliti dalle richieste dei visitatori.

Prof. ”Vedi? Quando arriva il momento dei colloqui,

per decidere se i loro figli saranno promossi o no..

. Arrivano a flotte e spintonano pure!! ”

La prof. ”Dovresti avere più pazienza. Sono trent’anni che faccio questo lavoro ed e’ sempre stato così. Ma le cose cambieranno. Anche tu cambierai. Da anni prendi mazzette per i testi scolastici.”

L’altro Prof. rosso dalla rabbia e sentitosi allo scoperto, mentendo parlò: ” Sei davvero pazza,ma come ti permetti? Io ti denuncio” E si girò verso di lei con il viso pieno di rancore.

 La Prof, con un aria tranquilla e decisa:

” Inutile dirti,che se vuoi chiamare la polizia,lo puoi fare. Io sarò nell’altra classe. ” Così dicendo si avviò verso la sua cattedra.

”Dannazzione!” Urlò il Prof.

Intanto Tizio era arrivato ad accodarsi alla lunga fila. Si sentiva libero e allietato dal fatto che, già sapeva cosa pensasse la persona che gli passava accanto.Erano  per  lui” Brave persone delle quali fidarsi” Al tempo stesso ,soffriva per alcuni  pensieri negativi che aleggiavano nell’aria…

Per stati d’angoscia che percepiva passando vicino ad altri esseri umani, dall’aspettto triste.

Quasi schiacciati ai muri, chiusi in se stessi per non parlare con nessuno.

” Poveretti”. Si disse . E si avvicinò ad una donna dall’aspetto dismesso. Iniziò a parlarle e ad ascoltarla.Man mano la sua ansia si trasformò, di fronte allo smarrimento dell’altro ,era divenuta benefica vibrazione.

Il suo corpo riceveva messaggi d’amore .
La pazienza e la buona convivenza stavano riempiendo la sua vita e quella di una parte dell’umanità.
ViolaNerapoetry
Pubblicato da Immacolata Chessa il Ven, 14/10/2011 – 23:16