Sospesa nell’onirico stato di beatitudine . Madre cosmica.


 

madre

  Contemplare il vuoto nello spazio

  La terrena sofferenza

Luce nelle mani divulga il sapere


in simbiosi con l’Universo


Il volto non ha espressione


Canto dentro il mio essere


la preghiera universale


Del Dio che ha unito mondi paralleli


terreni  e prati in fiore


Del firmamento ho visto la Bianca Via


e dei pianeti ne ho toccato la gravità


Sotto la spinta dell’energia


arrivo al confine dell’aldilà


Chi son io?

Nemmeno a me è dato sapere


Se son scesa e risalita dall’Eden


o se son caduta e risorta 
dall’Inferi


Litania nella voce afferro


con lo spirito la mia sorgente


Vita splende nel creato e di ognuno


è il frutto maturato


Albero che semina e mette radici


è dell’uomo prenderne l’essenze


Rami palmati a grandi braccia


cingono l’amore che nel cuor più non taccia.

ViolaNerapoetry

ritratto di immacolata chessa