Contemplare il vuoto nello spazio
La terrena sofferenza
Luce nelle mani divulga il sapere
in simbiosi con l’Universo
Il volto non ha espressione
Canto dentro il mio essere
la preghiera universale
Del Dio che ha unito mondi paralleli
terreni e prati in fiore
Del firmamento ho visto la Bianca Via
e dei pianeti ne ho toccato la gravità
Sotto la spinta dell’energia
arrivo al confine dell’aldilà
Chi son io?
Nemmeno a me è dato sapere
Se son scesa e risalita dall’Eden
o se son caduta e risorta dall’Inferi
Litania nella voce afferro
con lo spirito la mia sorgente
Vita splende nel creato e di ognuno
è il frutto maturato
Albero che semina e mette radici
è dell’uomo prenderne l’essenze
Rami palmati a grandi braccia
cingono l’amore che nel cuor più non taccia.
ViolaNerapoetry