Scorribande nella quantistica, ufo e basi sottomarine segrete.


mib

Tornano, tornano le notizie sull’area 51, ricordate? Le storie di zone interdette ai semplici cittadini, segreti di stato, UFO ed altro ancora. Penserete: sempre la solita storia, cos’altro tireranno fuori dal loro cappello magico i veri appassionati dei misteri del Cosmo? E’ stato accertato, con tanto di certificazione giornalistica, interviste e nomi importanti della scienza e dell’astronomia, quantistica … La nuova area 51 è sotto il mare, è quella ancor più famosa e denominata da decenni ” Il Triangolo delle Bermuda ” famigerato atollo di mondo dove misteriosi sparizioni di navi, e arerei che sostavano in quell’area, scomparivano, senza lasciare tracce, si dice.

Perché, alcuni relitti furono ritrovati, come quelli della seconda guerra mondiale. Torniamo all’oggi, non meno misterioso e interessante delle notizie passate. Si viene a sapere di avvistamenti fatti in mare, sempre in quel triangolo mare aperto, nel Mar dei Caraibi, dove testimonianze affermano che dalle loro barche, potevano vedere perfettamente oggetti non identificati, scorti a galleggiare come a mezz’aria.. Illuminarsi e in questo modo, poter scorgere dischi o navette spaziali…
” Molti di tali avvistamenti avvennero presso l’Atlantic Undersea Test and Evaluation Center (Centro Subacqueo Atlantico di Test e Valutazione) o AUTEC, base navale americana nelle Bahamas. Pertanto, alcuni ricercatori credono che l’AUTEC potrebbe essere una sorta di “Area 51” sottomarina: un luogo dove il governo americano effettuerebbe delle ricerche segrete sugli UFO e che, di tanto in tanto, verrebbe persino visitato dagli alieni.autec
Indagando a fondo queste incredibili congetture. L’AUTEC possiede delle risorse davvero uniche, incluso un poligono subacqueo per sperimentare e studiare armamenti acustici. Si trova sull’isola di Andros, 285 chilometri a sud est di West Palm Beach, Florida. Nelle acque circostanti l’isola, di tanto in tanto sono stati avvistati strani apparecchi che non solo somigliavano ad UFO, ma ne avevano anche la stessa sbalorditiva rapidità di movimento e che eseguivano le medesime incredibili virate ad angolo acuto. ”
A questo punto penserete che la storia degli ufo, quelli che, si tuffano in mare e poi ne riescono a folle velocità scomparendo all’orizzonte, siano soltanto delle storielle raccontate per uccidere la noia,quando il cellulare è scarico… Di certo, sappiamo che gli eserciti, o il potere che dirige le operazioni top secret esistono, e dove esistono loro troviamo i misteri. Sembra di essere sul set di ” MIB” dove gli uomini in nero, the man in black, circolano con una specie di lampadina tascabile, che con un semplice flash cancella la memoria per un lasso di tempo. Non voglio credere che lo abbiano davvero fatto, quelli nella realtà, sorridendo e riflettendo sul fatto che, ogni cosiddetta invenzione dei film di fantascienza, si sia man mano esaudita nella realtà, pensate ai telefonini che si aprivano e si chiudevano in Star Trek. Ora, tornando a navigare verso il Triangolo delle Bermuda, o nuova area 51,  e con molta attenzione, cercherò di svelarvi le vere intenzioni, che a detta della stampa ufologica, l’esercito americano, avrebbe messo le basi da decenni, sotto le valli del mare, con il benestare degli alieni, che avrebbero libero accesso alle nostre condizioni atmosferiche e forse energetiche.. Mah… Basita al solo pensiero di dover vedere l’umanità, pagare un’altra tassa che arriva addirittura dallo spazio, mi rendo conto che qui la fantasia superi la realtà, 10 a 1. Un gioco di spionaggio, che a volte, rasenta la follia dell’umanità, nel non voler vedere che la scienza, a servizio degli eserciti è già avanti di cent’anni.. A noi, esseri invisibili, danno le loro briciole, e invece sappiamo d’essere al centro della galassia, quella piena di vita, come un altro immenso mare l’universo ha atolli paradisiaci e terre avvelenate. In questo infinito passaggio di intermittente energia, si scopre che tutte le zone,le cosiddette infestate dalla jella, sono invece aree dove il magnetismo terrestre unito a forze cosmiche, aumenta in modo smisurato, in quell’arcipelago sembra che vi sia un elevato grado di energia psichica o persino di energia interdimensionale…Il mistero ora è più complesso della semplice scoperta di una base sottomarina, che da anni scompiglia la vita ai naviganti di mare e dell’aria. Ma, l’attenzione si posa agli “stargates subacquei dei Caraibi”, definiti così da Al Miller e Joel Green, questi ” stragate” sarebbero microscopici e tenderebbero a fluttuare dentro e fuori dall’esistenza.. E’ fisica quantistica, e non aspettatevi che ve la spieghi…
Ora, la cosa importante da comprendere è ,come tutte queste forze si manifestino in certe zone del nostro globo, e come esse possano influenzare o addirittura porre fine a vite umane e chissà di quali altre specie. Non parliamo dei sonar che uccidono balene e delfini e tutti gli altri con capacità di intercettazione di onde radio o elettromagnetiche… Si parla invece, del magnetismo terrestre, dei viaggi interstellari, si proprio così. Passando dal mare allo spazio, scopriremo che un wormhole, è uno stargate che permette il passaggio da una dimensione all’altra, da un tempo all’altro. Iniziamo a viaggiare come nella cabina telefonica del quasi londinese Dottor Who, e chi altri in questo momento non ha pensato alle sue avventure? Qui passiamo dall’alzare lo sguardo oltre l’essere, e tutto ciò che semplicemente vede o crede di vedere, ad arrivare semplicemente al futuro, ed è sempre stato sotto i nostri occhi .
La vicenda nasce nel 1955 in Michigan, da un uomo che rifiutava di sprofondare in un mondo di intrighi e mezze verità
Morris K. Jessup, un uomo di scienza con una laurea in astronomia e una fiducia incrollabile nelle tecnologie non ancora scoperte e sperimentate, era convinto che gli alieni fossero in grado di deformare lo spazio tempo per attraversare immense distanze interstellari, ma per sua sfortuna, in quel periodo gli ufo attirano più l’attenzione di Hollywood che della comunità scientifica, e quindi fu difficile essere preso sul serio.
Ma accadde che, il 13 gennaio del 1956, Jessup riceve un messaggio che gli cambierà la vita. Ha inizio una delle leggende scientifiche più durature di tutti i tempi.
In quella lettera c’è scritto che dodici anni prima, in piena seconda guerra mondiale, la marina militare ha condotto degli esperimenti estremamente sofisticati su un cacciatorpediniere, la USS Eldridge, facendolo letteralmente dissolvere nell’aria. Pare che durante uno dei test, la nave si sia rimaterializzata a trecentoventi chilometri di distanza, prima di scomparire di nuovo e ricomparire a Philadelphia.(Rainbow Project).
” Nel campo della fisica, l’esperimento ideale del viaggio nel tempo è talvolta usato per esaminare le conseguenze di teorie scientifiche come, ad esempio, la relatività speciale, la relatività generale e la meccanica quantistica. È stato ampiamente approvato con prove sperimentali che lo scorrere del tempo non esiste come tempo assoluto: infatti, come previsto dalla relatività ristretta, lo scorrere del tempo è differente per osservatori che siano in moto uno rispetto all’altro. ”Inoltre ”Il viaggio nel tempo è l’ipotetico spostamento tra diverse epoche temporali, verso il passato o il futuro. Per “visualizzarlo” si usa comunemente l’analogia dello spostamento su un filo, una linea che rappresenta il tempo nella sua totalità. Alcune teorie scientifiche consentono, ad oggi, il viaggio nel tempo, ma solamente attraverso condizioni estreme impossibili da realizzare con le tecnologie attuali. La teoria della relatività prende in esame il fenomeno della dilatazione del tempo, registrabile soprattutto da osservatori che si spostino a velocità prossime a quella della luce”…
Sapendo già, con teorie provate che, nel campo della fisica, l’esperimento ideale del viaggio nel tempo viene spesso usato per esaminare le conseguenze di teorie scientifiche come, ad esempio, la relatività speciale, la relatività generale e la meccanica quantistica. È stato ampiamente approvato, con prove sperimentali che lo scorrere del tempo non esiste come tempo assoluto: infatti, lo scorrere del tempo è differente per osservatori che siano in moto uno rispetto all’altro.
Teorie di cospirazione arrivate dal passato dicono, fiorite intorno al tema dell’AUTEC quale possibile Area 51 sottomarina, così come voci simili circolano sulla vera Area 51.
Eccovene un esempio, da un informatore intervistato nel Novembre 1998, nel quartier generale della NASA a Cape Kennedy, Florida. Egli raccontò che Rob Palmer – un sommozzatore inglese molto noto ed apprezzato nell’ambiente, che era stato per diversi anni direttore di un centro ricerche sui “blue holes”, nelle Bahamas – nel Luglio del 1997 era scomparso durante un’immersione compiuta nel Mar Rosso, in Israele, e lo si riteneva morto. I “blue holes” (o buchi blu) sono delle piccole caverne sottomarine che si sono apparentemente formate dall’interno e che si trovano soprattutto in quell’arcipelago, potrebbero essersi generati a causa delle continue apparizioni e sparizioni dei microscopici wormholes. Rob Palmer aveva una teoria e, inoltre, era convinto che i blue holes potessero essere dei punti di transito per gli UFO in arrivo da altre dimensioni. Le sue indagini lo stavano portando sempre più vicino all’isola di Andros, dove vi è una vera proliferazione di questi blue holes. Un informatore disse che circolavano alcune voci secondo cui Palmer era stato ucciso da ufficiali dell’AUTEC, probabilmente perché sapeva troppo, tramite una suggestione post ipnotica che lo avrebbe indotto al suicidio mentre si trovava in immersione nel Mar Rosso… Ipotesi, complottismo, mistero. Infinite soluzioni, per così dire, messe a servizio del surreale mondo parallelo.

ViolaNERApoetry

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