Requiem,per i sogni.

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Dell’umano cadere sono le luci del firmamento

non vedono l’orrendo che urla arrivando

Fuggono la realtà nascondendosi nelle illusioni

respirano  marcio ossigeno

battono la verità con lo scudiscio

non odono i lamenti dei fratelli

esseri miseri voi che pietà non avete

La marea copre il peccato

L’egoismo ha varcato

oramai l’ultima soglia

del suo manto ispido si spoglia

L’uomo ora accoglie

della pace ha voglia

Fuggi demone dell’assurdo

accompagnati oggi nella fogna dello spurgo

Sputo sulla tua insaziabile bocca

Annega nel vortice degli insorti

pochi galleggeranno

Saranno d’ulivo i rami appesi

a loro che coglieranno 

frutti ancora attesi.

ViolaNERApoetry

Immacolata Chessa