L’occhio sull’esistenza.

occhio verde

Non ho più ombre, lacunose

paure, che seguano i passi
della notte, è stellata e passa lenta
sulle spalle con il tempo.
Aggiustando il presente
sorvolando lande desolate
asciugando traviati momenti
e larghe distese splendenti d’acqua,
si compattano col cielo, disteso
sotto l’immenso, si apre l’infinito.
E le stelle cadenti emanano luce,
plasma vivente dona l’energia
di viaggio in viaggio seguo,
l’orma del creato e non temo più
quella macchia nera dipinta
sul soffitto, ho disfatto la sua ragnatela.
Il suo abbraccio mortale ho staccato
il viscido contatto ,dal mio corpo
e non trasuda più d’amore malato
e lenta decomposizione immateriale
di quell’anima che leggera
va sperdendosi fulgente nell’aria.
Come respira questo mio cuore
alleggerito dal peso dell’illusione,
dall’affanno dell’inganno, ora vedo.

 
 
ViolaNerapoetry