La serva delle illusioni

luna gatto
Allunga la notte l’artiglio
calano ombre sul lucido vissuto
Imbrunisce nella coltre
anche il bianco giglio
Prende l’oscuro il vicolo cieco
e dentro mi sento il libero volo
Il non veder e camminar a tastoni
M’inoltra ancor di più nel correrele incontro
Oh, musa del mio vivere rallenta le stelle
Ingrandisci la luna e posala sulla mia pelle
Paura non ho del tuo splendore
che solo pupille di pece possono vedere
Della brina serale imperlo il mio umore
Sorrisi invisibili su ombre del sole
Il passo avanza e nell’incursione
di nubi sospese nel cielo che osserva
l’orrore nascosto dalla generosa nostra serva.

ViolaNerapoetry