La chiameremo la Torre delle incomprensioni

notte di san bartolomeo

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L’ignoranza  ramifica come un albero marcio i cui assi
secondari si diramano in crescita, arrivando progressivamente
a coprire tutta la superficie possibile per avere una maggiore
esposizione al sole, arrivando anche a soffocare i suoi simili,
stringendoli nella morsa della crescita…

Usando un semplice esempio, prenderemo il razzismo che nella vecchia e civile 

Europa, che arricchì una gran quantità di personaggi senza scrupoli.
Esso è antico quanto la civiltà umana. Catalogando
gli esseri umani come animali, oggetti, di cui approfittare
con ogni mezzo e uso. Usando il metodo della scala,
e non quella evolutiva, ma arrivando a disprezzare chi
non ha lo stesso colore di pelle, la stessa provenienza etnica
inclusi usi e cultura o religione.
La causa scatenante, oltre al disagio che certi soggetti hanno quando
incontrano la diversità, è la percezione di incolumità fisica
che fa aumentare la loro insicurezza, inducendo i soggetti a
sentirsi allo scoperto, indifesi nel loro territorio, portandoli a reagire anche violentemente, pur di mantenere il loro status.

Leonardo Rossi
(Loescher, 2005) lo definiva così:

” Razza è da far risalire, secondo la maggioranza degli studiosi, al francese antico haraz, haras ‘allevamento di cavalli, deposito di stalloni’. Inizialmente si applicò
a specie animali o vegetali”… Immaginiamo con quale metodo
psicologico le vittime venivano trattate, parlando della passata epoca
della schiavitù, finita con una guerra tra i due stati americani,e sospetto che, ancora oggi vengano usate pratiche simili, per non farsi coinvolgere
emotivamente, molte multinazionali non parlano la stessa lingua
dei loro dipendenti, eliminando il dialogo diretto, e via dicendo si torna
all’antico, alla Torre di Babele, che finì per essere distrutta perché
non riuscivano più a comprendersi.
Fu così interrotta la via verso il cielo, per comunicare con il Divino,
e che sia questa la ragione di tanta sordità? Perché gli animali uccidono
solo per nutrirsi, o cibandosi di vegetali, eppure convivono con varie specie occupando lo stesso territorio, pur non avendo il dono della parola.
Si dice che siano aiutati dall’istinto, è vero, ma anche noi lo possediamo,
abbiamo molte alternative per non cadere sul passo falso del razzismo.
Quindi, per
estirpare il male dobbiamo farci del male? Non sarebbe più semplice iniziare a comprendere anche quelle genti lontane e prive di ogni diritto umano, scacciate dalle loro terre, e chissà per quale altra ragione, oltre alle ricchezze minerarie di certi territori non ancora ampiamente sfruttati.
Non credo alle lotte di religione, sono state sempre radici profonde
a far crescere l’odio e la differenza ideologica,
il marcio è sempre nel potere, soldi e tanti, grattacieli di moneta
che non esiste ma che da un piccolo ramo, farà crescere tante gemme,
pur rimanendo fermo ed unico ceppo natio.

Foto: La notte di San Bartolomeo.

ViolaNERApoetry

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