La ballata della strega: l’angelo del focolare.

ancelle

Sono il bene scacciato dal demone
La femmina che per prima assaggiò il peccato
Mangiando la mela spargendone i semi

Sono la strega messa sulla brace
Senza l’eterno a maledirmi le spalle
L’odio lo lascio a chi non conosce amore

Ne sente il richiamo della verità
Non mi celo sotto mentite spoglie
E non mi cospargo la testa di cenere

Nessun peccato pesa più o meno dell’altro
Perchè tutti sono commessi con la ragione
Non ho bilance per soppesarne il giudizio

Porto con me una bisaccia e del pane da dividere
Brindo col vino festeggiando la vita e la morte
Sono ancella e serva della bellezza
Ascolto l’archetipo nell’orrendo dell’esistenza

Mi avvio verso sentieri oscuri
tornando dalla luce accecante
Sono la baccante e l’amante vorace
La fanciulla dalle gote rosa dell’innocenza

Partorisco la vittima e l’assassino
Sono uccisa dal figlio e dal padre
Sono la madre di tutte le donne.

I_C

19 novembre 2011