Il Mago.La Strega appare…

 

la strega e il calderone

Il Mago,

era intento nelle sue faccende e dopo aver cosparso altro sale sull’uscio, per fermare l’anime malvagie, così pensava, osservava un cielo orfano di luce, e solo la bianca via del Cosmo poteva indicare ove fosse l’orizzonte…

Un improvviso gracchiare di un corvo fece affrettare il suo rientro, e chiuse per una notte i cattivi presagi, nello scrigno arrugginito del rimpianto…

Tornai fuori in una notte ombrosa, celata dall’inganno delle sue visioni. Il fresco odore di foglie lasciava affiorare profumi del passato, immerso nei miei pensieri mi sembrò che qualcosa si muovesse… Cercando di confortare l’atavico senso di paura, pensai: Le storie del Mago turbano l’immaginazione, mi sembra di scorgere streghe volanti anche nelle forme scheletriche e grottesche degli alberi… Il vento lentamente aumentava e muoveva le cime e le fronde, come una danza lasciavano che lui passasse, intonando una soave musica, che solo l’evento naturale sa accordare… Ma, la sua sensazione si rivelò esatta, un corvo dalla potente apertura alare gli si posò davanti, poggiato ad una siepe di rovi, sembrava percepire la sua inquietudine. Osservava con interesse lo sperduto viandante, che girava in circolo, senza rendersene conto . Il corvo aveva piume nere miste ad un blu lucente, compensava il buio di quella notte oscura, lacrimò attirando l’attenzione… L’occhio nero aveva una sottile linea gialla che cerchiava la pupilla, in cui il mio viso esterrefatto si rifletteva, imprigionando i miei più reconditi pensieri. Asciugai d’istinto quella perla brillante ceduta dal pianto, fu immediata la sua trasformazione e d’un tratto apparve una giovane donna. La sua bellissima figura si materializzò e solo le ali  dispiegate da angelo nero, scomparvero per ultime… L’incanto era teso, il suo pallido e tenero incarnato, facevano apparire i suoi occhi come lucerne apparse dal nulla, come una nera pantera si avvicinò lentamente… Temporaneamente immobilizzato dal fascino di quella magnifica visione, non pensai alla storia appena raccontata dal Mago, e di quali inganni e becere azioni siano capaci le ancelle del male. La Strega ruppe l’indugio, e come solo le donne sanno rompere il ghiaccio così parlò: Chi sei tu, un compagno d’avventura del Mago? La domanda era stata espressa con sottile sarcasmo, come se la mia risposta avesse avuto un valore vitale.. Così decisi di fare scena muta, e lei continuò il suo dialogo… No immaginare solo tutto il male di me, mi conosci? Si, è vero, ho condotto nell’antro dell’Ade il Mago, cercava l’immortalità, la scienza occulta celata dall’antico mistero, intonava magie consacrandosi al bene, e intanto avventuroso si addentrava nei gironi della maledizione. Tessuta di dolce armonia, la sua voce calda placò il mio tremore… E disse: mi chiese di aiutarlo nella ricerca della pietra filosofale, ed io accettai… Sorridendo aggiunse: l’inganno non è solo il mio intruglio, anche lui, che tanto compiange l’anima sua, m’ingannò e sottotono, come se fossi un’acerba fanciulla, che abbocca all’amo del sentimento.. .Lui, il Mago, sa incantare facendosi giovane e bello, e quasi il mio amore stavo per donargli. Avrei perso ogni mio potere magico, finché fosse stato padrone del mio cuore. E di questo segreto lui ne era al corrente, mirava a distruggere la mia vita. Benedetto sia l’occhio del corvo, inviato al mio servizio e spiò le sue cattive intenzioni e scoprì le sue vere fattezze. E’ stato ferito con la sua stessa arma, per questo l’ho punito com’egli meritava.. E con velata tristezza mi guardò e continuò: L’Inferno non gli bruciava mentre avvampava sul mio corpo, che vedi scorgere dalle mie vesti, ammonendomi con un malizioso sorrisetto. Sembravano stelle cadenti le saette del forcone satanasso, infuocava la ragione, ma lui non se ne curò. Eravamo in bilico sull’asse dei sensi, Mago e Strega e ci sorreggevamo. E quando pensò di portar via il suo tesoro, da furbo vincitore disse: Povera illusa, soffriresti la morte e il fuoco dell’inquisizione per ciò che il diavolo pone, innanzi agli occhi tuoi… E momenti fantastici ti pare di viver, pur stando ferma. Il mistero gli strappò dal  petto il sentimento, non io, ho solo fatto quel che dovevo, udendo l’istinto primordiale, che m’ha protetta con la magia della dea Diana. Sono una Strega e conto almeno 106 anni… Mi risvegliai di colpo, a quella rivelazione anche le gambe erano  pronte alla fuga… L’incanto si sciolse, e guardai in faccia la megera, l’illusionista, la vecchia con gli occhi dolci e velenosi, erano lame affossate nelle orbite. E la maligna rinforzata dalla mia meraviglia e accresciuta paura esclamò: Cosa c’è, non ti piaccio più? Una potente risata echeggiò nella desolazione, come un dardo spaccò le nubi e la luna d’incanto apparve in cielo, sembravano gelide alleate, l’una sovrastava quella magica atmosfera, e l’altra si affidava alla sua maestosa ombra…

Continua…

VioplaNerapotery