Il diverso,fugaci uscite di giorno.

 

il diverso

E’ naturale per te,

sentirti triste sotto la pioggia,

ma un metro in più là brilla il sole, e sembra

che il tuo brivido freddo sia visibile,
in quell’aura bluastra ghiacciata, che incornicia il tuo magro incarnato. Un essere notturno sembra  t’abbia rapito e succhiato tutto il sangue, ma tu, non fai caso a quei sorrisetti sotto l’intenzione di prenderti per i fondelli. Dopotutto, le giornate di sole sono per te solo passaggi d’attesa per le notti di luna piena, e finestre socchiuse ti chiudono al caos di quella folla sempre sorridente, con la bile avvelenata strizzano l’occhio, nel tic di una nevrosi. Ma quanti sono, ripeti spesso con lo sguardo attento a terra, evitando quella gente, come se possedessi un radar.. Sono sensibile, non posso espormi a nulla, nemmeno al contatto fisico casuale, nemmeno su quello sono disposto a cedere.. Intanto,
a quattro palazzi da quei pensieri, attraversi la strada come un fantasma, tra le bracciate di un cornuto, che dall’auto si sbraccia,
al saluto dell’altrui morto; tu indifferente accetti, tanto non vi sento, e inizi a ragionare su questioni che davvero non hanno più senso da anni, ma loro insistono e si ripetono. Riavvolgendosi e soffermandosi sempre sugli stessi concetti, sei tu ad aver ragione e glielo ripeti… A zonzo sembra che tu vada, ma hai da sempre la tua mappa , e poveri certi che ti incontreranno quando avrai la tua giornata, distorta dalle tue manie. Con le fisime che t’accompagnano leggi sui muri di quel concerto d’altri tempi. Meno male me ne starò un po in pace, e sale buie danno ospizio, a quel popolo che a tuo giudizio, è come te indifferente a quella corsa che gioca con le vite,
e si divide in  bianco o nero, notturni o diurni, il grigio fa parte dei tuoi pomeriggi, quando da dietro le tende, vedi nascere e morire il sole.

ViolaNerapoetry

 

ritratto di immacolata chessa
Pubblicato da immacolata chessa
 il Ven, 15/11/2013 – 00:00