FANTASCIENZA?

 

I signori del tempo, terreno, sono sempre stati presenti.

Altro che la porta delle stelle,
è dalla terra e dal suo inizio temporale nella galassia della via lattea,
che i potenti hanno messo in opera il loro progetto
di induzione e dominio mentale. All’oggi la patinata realtà
è affiancata dall’orrore della fame del terzo mondo, oggetti indispensabili all’inutilità del possesso e del consumismo, offuscano la giusta visione che dovrebbe avere la nostra mente.
Rendendoci automatizzati anche nel pensiero, offrendoci tutti i giorni offerte per consumare sempre di più, perché il loro sistema è crollato e questo dimostra
che se non comprassimo tutti gli oggetti creati solo per arricchire una casta privilegiata, tutto gli crollerebbe attorno.
Queste tecnologie ci allontanano dalla realtà, facendoci credere d’essere sempre presenti in tempo reale nel meccanismo e dell’avanguardia scientifica mondiale, ma sempre intercettati e individuati dall’occhio del Grande Fratello..
Chi di noi non ha mai sognato di possedere poteri psichici?
( articolo qui  :La coscienza ha vita propria!)
Pensate al cosiddetto sesto senso, un viaggio nell’immateriale, celato nel passato del nostro istinto primordiale: la sopravvivenza.
M’illudo e mi consolo, dono o colpa da cancellare il libero arbitrio? Prigione o liberazione, dai postumi della sofferenza?
La vita e la morte accettabili o modificabili, intervenendo nella continuazione della coscienza, senza sprecare ciò che è stato seminato, grano maturo gettato a marcire?
Le potenzialità inespresse, impedirebbero all’umano di evolversi come specie, un’impresa in un periodo di crisi epocale. Potrà l’umano integrarsi con l’universo?
Concepire un modo diverso di sopravvivenza,
e cioè approdare ad un livello superiore di conoscenza, superare il severo universo, che influisce in modo positivo solo su chi ha già ” aperto la mente”? Forse solo a chi lo merita?
Quesiti legati alla morte e alla vita, predeterminati da contesto e genetica. La possibilità di poter migliorarci sta nel mutare il paradigma, chiedendoci del perché della nostra presenza nell’universo, cercando di comprendere il rapporto che ci lega ad esso. Tutto ha una ragione nel creato, se esiste una specie dev’essere per forza legata a tutta la catena dell’evoluzione.
Tornando a chiederci se è giusto contribuire poi alla cancellazione di altre specie esistenti sulla terra, e se questo porterà conseguenze disastrose alla nostra crescita evolutiva? Siamo i primi ad assoggettarci il diritto del predominio
sul libero arbitrio, uccidendo i nostri simili e specie animali e flora…

Siamo il dio noi stessi, giudici parziali verso noi stessi,

imparziali con chi, da qualcuno indicato come diverso o inutile ostacolo, verso l’accaparramento al diritto alla vita.
Tornando all’iniziale input, e cioè l’immortalità, non è necessario pensare all’eterno, ma ad un allungamento considerevole del nostro tempo terreno, scegliendo se lasciare i dati raccolti dalla nostra mente ad una macchina, una mente sintetica la traccia indelebile delle nostre esperienze vissute, dell’utile uso che abbiamo fatto della nostra esistenza.
I ricordi sono solo immagini che a volte sembrano vivide, ma è solo un film che abbiamo girato e riposto per essere riveduto, a rallentatore per poter correggere errori e migliorare i nostri difetti genetici, che rimarranno come parte individuale del nostro DNA, ma che non poterebbero più danneggiare le scelte future ponderate.
Questo non toglierà un possibile connubio tra spiritualità e un mondo post umano, nulla potrà essere cancellato se la scelta cadrà nella giusta direzione: L’evoluzione umana si è fermata e se non acceleriamo il passo rimarremo indietro, e chissà
cosa ci aspetterebbe se il nostro ritardo ci facesse perdere la coincidenza
con il superamento della schiavitù dell’anima, allontanandoci dal corruttibile,
per superare se stessi e non essere superati dall’evoluzione naturale.
Impedendo alla mente di inglobare nuovi concetti, impediamo a noi stessi di accettare una nuova era che, sta frettolosamente entrando nel nostro sistema desueto e dannoso per l’intera umanità, non accettando l’essere divino chiuso in noi da troppi secoli, da chi ha avuto interesse nel non rivelare che noi siamo il nostro destino,i giudici e vittime delle nostre scelte, ma che, ad un certo punto gettano via i lucchetti, trovando la chiave nascosta nei millenni.
Vite sprecate nell’inseguimento di materiali desideri, dando il marchio dell’illusione a ciò che deve essere perseguito con la volontà comune di uscire dall’assistenzialismo spirituale e fisico, ed imboccare la strada alle esperienze trascendentali
potenziando la nostra mente, convivendo col divino
e la scienza applicata, già presente ma poco conosciuta.
ViolaNERApoetry