Distaccata. L’ombra.

 

 

 

 

 

 

 

Sento passi cambiare strada, seguirmi
attraversando il buio ovattato
di una sconosciuta dimensione
Salgo di corsa le scale e la inseguo, 
ma lei, la mia ombra, mi precede
si divincola dalla mia vista e corre per le strade della paura
Accorrono silenzi fatti di possessione ancestrale, spirito
essenza vicina, talmente da rendere folle chi l’ascolta
Eppure, questa notte la volevo tutta per me,
invece lei
eccola sopra il muro, segue il mio cammino. 
Sono un manifesto
e vedo passare tutte le vite e mi sciolgo alla prima pioggia
e seccata dal sole vengo strappata da mani che giocano
tormentando la mia immagine.
L’entità delle ombre assume
forme diverse e stanotte credo, si sia impossessata 
della mia ombra. Non le concedo questo privilegio, cerco
di riafferrarla e di nuovo renderla mia socia di viaggio.
Mia prigioniera..
Accoccolata sotto palmi d’alberi estivi con me, ed ora
se ne va in giro a distruggere vite e sbandierando i fatti miei
Insomma, credo a quello che vedo e credo d’essere 
stata presa di mira dal mistero, che ho sempre inseguito
e mai compreso e forse questo fenomeno
è solo la punizione d’aver troppo scavato nei suoi cunicoli. 
Il tiro mancino della sinistra dimensione, 
divisa da pochi centimetri, demoni o angeli
apriranno quella porta e la mia ombra, sarà lì ad accoglierli 
senza chiedermi nemmeno il permesso. 
Ammetto che fin’ora
di lei non sapevo cosa farmene, 
a cosa serviva questa macchia nera, che a volte
mi obbligava a dover dichiarare la mia presenza.
Avvicinandomi al fuoco prendeva forza e si allungava
a volte m’ha talmente spaventata da farmi passare per matta.
Disubbidiente esprime la sua vera natura, 
lei è donna e da sempre si sa, di lei non ci si può fidare.
Felina scappa e salta il fosso per non farsi mai afferrare.