Conosco bene la malvagità , e isolata, è soltanto una mosca che si posa sullo sterco dell’umanità.

 

elfa guerriera

Questo plumbeo cielo

sembra gridare la sua tristezza
e ne angeli e ne santi, che scendono a combattere il male vedo,
soltanto una terra arsa dalla guerra, presa in ostaggio
dall’usurpatore della libertà e dei sacrosanti diritti umani.
Scansiamo i pensieri malvagi, essi ci raggiungono come il vento
fa, e passano sulla nostra pelle, costringendoci a rabbrividire
o nasconderci. Passiamo all’aria i nostri più reconditi desideri,
quelli che fin da bambini ci hanno fatto sognare, l’amore e
la gioia coesistono in noi. Mettiamoli a tavola con il pane,
e spezziamo in due ogni necessità giornaliera.
Guardiamo il nostro vicino incattivito dalla solitudine
e dall’abbandono, solo una parola apre un mondo nascosto,
un diapason chiuso nel cuore di ognuno. Conosco bene la malvagità
e cerco di difendermi, e isolata, è soltanto una mosca
che si posa sullo sterco dell’umanità.

Quello che sembra un astratto concetto e cioè, che siamo frutto di un pensiero è semplice spiegarlo. La coesione, l’empatia sono il pensiero collettivo, la nostra coscienza. Se le persone non avessero pensieri rivolti all’odio e avessero un pensiero per chi soffre, e pensassero che potrebbero dare anche il più piccolo aiuto, allora e solo in quel caso, la Terra essere vivente, sentirebbe su di se tutto l’amore scaturito dalla creazione di questo universo.

La legge non scritta, della carità, della buona convivenza non dovrebbe escludere nessuno, qui c’è davvero un piano diabolico per costringerci a scannarci l’un l’altro. cerchiamo di non farci agganciare dall’odio.. ricordate la seconda guerra mondiale? tutto scaturì dal senso dell’odio e dall’accaparramento delle ricchezze dei popoli oppressi. E, non dico che sia semplice la convivenza con chi non vuole integrarsi totalmente, c’è anche chi vorrebbe ma, non gli è consentito agire diversamente, la legge taglione, prendi tu che arraffo io.. e i poveri cosa fanno? Si scannano tra di loro per un letto e un pezzo di pane.

ViolaNerapoetry