Il cervello mente…L’inganno della mente e la coscienza ” olografica”

cervello e mente

A volte ci sentiamo persi,

perché la nave lussuosa sulla quale ci hanno imbarcati sta affondando sotto il peso del suo carico inutile (comprese le nostre facoltà interiori); non è filosofia, ma un dato di fatto. Cosa si nasconde dietro la materia? Sappiamo che l’uomo cresce sotto l’effetto dei condizionamenti, perciò da dove provengono le informazioni materiali? Dai nostri cinque sensi: Vista, Udito, Tatto, Olfatto, Gusto. La nostra esistenza dipende da loro. Tuttavia, l’uomo cela un segreto chiuso dentro se stesso. Alcuni scienziati, della nuova era, dicono che: “L’uomo è un’immagine proiettata –olografica- e che tutto quello che viene percepito e sperimentato è ingannevole”… Anche ciò che state leggendo. Tutto è immagazzinato in un piccolo spazio cranico

di 2cm cubi, nella parte posteriore del cervello.

Il cervello è una scatola buia. La luce non illumina l’interno. I segnali elettrici ci raggiungono inviandoci una copia dell’esterno, del mondo circostante. Una sorta di illusione virtuale. La conclusione è che tutto ciò che vediamo, tocchiamo, assaporiamo, udiamo, odoriamo… percependolo come materia, compreso l’universo, sono solo una serie di segnali elettromagnetici, pura energia virtuale/potenziale, interpretata dai nostri sensi (vedi l’idea di “Matrix”… La matrice di ogni vita esiste?). Noi siamo parte dello spazio che percepiamo.

Ebbene, come fare ad esser certi di vivere in un mondo reale?

Qual è il segreto? La ricerca della verità si segue seguendo un percorso, incontrando magari “casualmente” (sebbene il caso qui non esiste) le persone che ci guideranno verso la conoscenza. Soprattutto si scorgerà la verità vivendo il presente. Infatti la coscienza ci trasporta in dimensioni visibili ed invisibili, rimanendo in contatto con tutte le realtà passate e future: noi siamo in tutto e tutto è in noi. Siamo la terra che ci ospita, siamo i delfini che nuotano nel mare, siamo l’onda e dentro l’onda. Dunque come raggiungere la verità? «Bussa e ti sarà aperto» dicevano i Vangeli per bocca del Cristo.

Noi siamo il frutto di un pensiero che tra l’altro , da sempre le potenzialità di creare strumenti per l’avanzamento tecnologico. L’essere umano deve continuare a sviluppare ciò che già possiede, e non è certo lo strumento a rivelarci la realtà. Ecco che ci viene da chiedere cosa sia il cosiddetto sesto senso. Esso è una “qualità” lungimirante della Coscienza. Riesce a raggiungere dimensioni dove lo spazio e il tempo non esistono, scegliendo dove e quando vivere. Capita a volte di dire: “Ho visto la mia vita passare avanti a me”. Siamo noi che occupiamo lo stesso spazio e lo stesso tempo: noi siamo un fluido energetico che si espande all’infinito, che può dominare la materia. Non è la forma che conta, ma la sostanza. Oramai gli scienziati confermano che la materia è energia che vibra in un altro stadio vibratorio, dunque tutto è energia, ed essa non muore ma si trasforma! Già questo dovrebbe farci capire quanto sia ridicolo attaccarci alla materia, essa non potremo in alcun modo portarcela dietro quando il corpo fisico perirà. Innanzitutto perché la nostra Coscienza si trasformerà in altro, lasciando ciò che possedevamo ai soli ricordi della vita passata, e inoltre, ogni materia è una “illusione energetica”, che senso ha dargli tutta quest’importanza, non credete?

In effetti, ad oggi non siamo lontani dal raggiungimento della comprensione monopolare (l’Uno); e qui non parliamo solo di autostima. Eliminando l’Ego e azzerando il nostro Io riusciremo a sconfiggere e a calare le maschere che portiamo dentro di noi. Dovremmo vivere la nostra esistenza come se fosse un sogno: una dimensione onirica, dove noi possiamo essere tutto e tutti. E se la vita reale fosse a tutti gli effetti solo un sogno più lungo? Attivato dal nostro cervello che percepisce sensazioni permanendo così queste percezioni secondo abitudini o assefuazioni? L’assolutismo scompare di fronte alle nuove rivelazioni.

Chi ci dà dunque la conoscenza? San Francesco D’Assisi acutamente disse: «Quello che stiamo cercando è ciò che guarda». È nell’essenza metafisica dell’anima che bisogna tornare per trovare il “motore immobile” dell’esistenza. Essa utilizza l’invio dei dati accumulati dal cervello, elaborandoli e usufruendo nel frattempo della materia. La materia non esiste per sua volontà, è solo una percezione illusoria. Chi l’ha creata? Chi ci invia allora le immagini trasmettendole al cervello? La risposta è sempre  la Coscienza: l’Essere che contempla e realizza se stesso, compiendo un’esperienza e manifestandosi dalla vita alla morte materiale. La Coscienza è l’illusione eterna dell’immortalità. La causa ed effetto. La fonte della creazione senza la quale la materia scomparirebbe e andrebbe perduta in un batter d’occhio, come se un segnalatore non inviasse più messaggi, oscurando i nostri schermi.

Noi siamo l’Osservatore e l’Osservato. Noi siamo “Tutto e Uno”. Morirà il pensiero materialistico, partorendone uno universale… anche se dovessero invertirsi i poli, noi saremmo sempre l’alba di ogni vita.

ViolaNerpoetry

5 Commenti su “Il cervello mente…L’inganno della mente e la coscienza ” olografica””

  1. La società in generale e nella sua complessità è condizionata fortemente al materialimo e alla comodità. Questo significa non andare mai oltre alla propria percezione affidandosi soltanto ai cinque sensi. Andare oltre i cinque sensi fino a raggiungere la massima consapevolezza, armonia , coscienza di se e di tutti ci vuole..un profondo cambiamento interiore, perseveranza e questo significa anche staccarsi dalla materia stessa..creata che ti circonda quotidianamente.
    Sicuramente avrai notato che nel corso della giornata che il vento agita le foglie degli alberi, fa dondolare i fiori, curva l’erba; il vento soffia, eppure non lo vediamo mai.
    Possiamo osservare il fuoco, l’acqua, la terra, ma mai l’aria; perché?
    “L’aria è l’elemento che ti insegna che puoi sentire senza vedere. Impari così che esistono altre cose oltre a quelle che vedi, cose che si sentono, ma che non si vedono. Le foglie degli alberi sentono l’aria, tu stessa la senti fra i capelli e sul volto. Così è per la vita: non si ha bisogno di vederla, di gustarla, di toccarla per crederci. Basta sentirla. Ecco la vita: sentire oltre i cinque sensi!”
    Questo episodio personale così semplice ma profondo fu uno dei tanti piccoli passi fino a sviluppare dentro di me un nuovo ragionamento che a sua volta mi portò ad un cambiamento interiore tanto da andare oltre e modificare non solo il pensiero ma trasformare in stila di vita ..questo significava evolversi in qualcosa di più .. cercare di raggiungere una coscienza… e trovare una nuova dimensione ..l’armonia universale.

    Ps: Brava sai saggia come sempre e condivido tutto quello che scritto..

    1. violanerapoetry

      ti risponderò quando sarò meno stanca, il tuo commento merita una risposta altrettanto esaudiente.
      notte caro Emmanuel ^^

      1. Come al solito il mio cervello non si stacca mai (oltre avere infinite idee)
        e continuando a farsi domande per cercare risposte in vari campi misteriosi e scavando ancora di più
        si è fatto un’altra domanda sul “paradigma olografico”cioè universo è un’ illusione?
        Quindi sono ripartito dalla RADICE ho riletto alcune teorie Albert Einstein, anche fisica quantistica
        fino arrivare alle teorie di Aspect, Bohm, Pribram sulla nuova fisica che hanno smosso i principi della scienza tradizionale: dalle particelle subatomiche alle galassie giganti, tutto è parte infinitesimale e totalità di “TUTTO”
        Per quello che ho capito Aspect ed il suo team hanno infatti scoperto che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche, come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente l’una con l’altra, indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di dieci metri o di dieci miliardi di chilometri. E’ come se ogni singola particella sapesse cosa stiano facendo tutte le altre.
        Poi le mie ricerche mi hanno portato ad un altro scienziato che si chiamava Bohm,
        dalle sue teorie , si evince che le energie elettromagnetiche e l’intera realtà fisica, sono create dalla prodigiosa e “magica” natura delle particelle subatomiche, le quali, incredibilmente, si presentano sotto il duplice aspetto di particelle e di onde. Ciò permette a tali particelle di rimanere in contatto e di venire quindi informate a vicenda, indipendentemente dalla distanza che le separa, la quale dunque, a questo punto, è una pura illusione. Le distanze quindi, servirebbero alla mente, per organizzare meglio i dati sensoriali provenienti dal mondo “esterno”, esse però, tranne che nella costruzione di questo ordine mentale, non esistono in realtà. In sostanza, secondo Bohm, le particelle non sono entità individuali ma estensioni di uno stesso organismo, e il fatto che appaiano separate, deriva dalla nostra incapacità di vedere la realtà nella sua interezza. Noi vediamo solo la parte e non il tutto, non riuscendo dunque a capire che il tutto è la parte e la parte è il tutto.
        Immaginiamo un acquario, al cui interno sta nuotando un pesce. Noi non vediamo il pesce a occhio nudo ma solo grazie a due telecamere, una posizionata di fronte all’acquario, l’altra di lato. All’apparenza sembrerebbero due entità separate, due pesci diversi, uno visto da davanti, l’altro di lato ma guardandoli meglio potremmo scoprire un legame interessante: quando uno si gira, si gira anche l’altro. Ignari dell’esperimento, potremmo addirittura pensare che i due pesci comunicano tra loro, istantaneamente e misteriosamente. Il comportamento delle particelle subatomiche è altrettanto misterioso, e non fa che accreditare l’esistenza di un livello di realtà, del quale noi non siamo minimamente consapevoli.
        Grazie a questi ologrammi prodotti dal laser, Bohm in sostanza, arrivò a scoprire che la minima parte dell’ologramma di un oggetto contiene l’oggetto intero. Tutto ciò è assolutamente sconvolgente.
        Poi la mia curiosotà si è spinto anche su Karl Pribram, neurofisiologo con i suoi numerosi studi, condotti sui ratti negli anni ’20, avevano dimostrato che i ricordi non risultano confinati in determinate zone del cervello: dagli esperimenti nessuno però riusciva a spiegare quale meccanismo consentisse al cervello di conservare i ricordi, fin quando Pribram non applicò a questo campo i concetti dell’olografia. Egli ritiene che i ricordi non siano immagazzinati nei neuroni o in piccoli gruppi di neuroni, ma negli schemi degli impulsi nervosi che si intersecano attraverso tutto il cervello, proprio come gli schemi dei raggi laser che si intersecano su tutta l’area del frammento di pellicola che contiene l’immagine olografica.
        Quindi il cervello stesso funziona come un ologramma e la teoria di Pribram spiegherebbe come il cervello riesca a contenere una tale quantità di ricordi in uno spazio così limitato. Quello umano può immagazzinare circa 10 miliardi di informazioni, durante la durata media di vita (approssimativamente l’equivalente di cinque edizioni dell’Enciclopedia Treccani!).Di converso, si è scoperto che gli ologrammi possiedono una sorprendente possibilità di memorizzazione, infatti semplicemente cambiando l’angolazione con cui due raggi laser colpiscono una pellicola fotografica, si possono accumulare miliardi di informazioni in un solo centimetro cubico di spazio.
        Oltre alla sua natura illusoria,questo universo avrebbe altre caratteristiche stupefacenti:se la separazione tra le particelle subatomiche è solo apparente, ciò significa che, ad un livello più profondo, tutte le cose sono infinitamente collegate. Gli elettroni di un atomo di carbonio del cervello umano sono connessi alle particelle subatomiche che costituiscono ogni salmone che nuota, ogni cuore che batte ed ogni stella che brilla nel cielo. Tutto compenetra tutto. Sebbene la natura umana cerchi di categorizzare, classificare e suddividere i vari fenomeni, ogni suddivisione risulta necessariamente artificiale e tutta la natura non è altro che una immensa rete ininterrotta.
        In un universo olografico persino il tempo e lo spazio non sarebbero più dei principi fondamentali.
        Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente.Disponendo degli strumenti appropriati un giorno potremmo spingerci entro quel livello della realtà e cogliere delle scene del nostro passato da lungo tempo dimenticato. Cos’altro possa contenere il super-ologramma resta una domanda senza risposta. In via ipotetica, ammettendo che esso esista, dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia, che sia stata e che sarà, nonché ogni possibile configurazione di materia ed energia: dai fiocchi di neve alle stelle, dalle balene ai raggi gamma. Dovremmo immaginarlo come una sorta di magazzino cosmico di Tutto-ciò-che-Esiste.
        Ma l’aspetto più sbalorditivo del modello cerebrale olografico di Pribram è ciò che risulta unendolo alla teoria di Bohm. Se la concretezza del mondo non è altro che una realtà secondaria e ciò che esiste non è altro che un turbine olografico di frequenze e se persino il cervello è solo un ologramma che seleziona alcune di queste frequenze trasformandole in percezioni sensoriali, cosa resta della realtà oggettiva? In parole povere: non esiste. Come sostenuto dalle religioni e dalle filosofie orientali, il mondo materiale è una illusione.
        Queste importanti rivelazioni,sono che l’ennesima conferma di saggezze antiche, possono dunque dirigere il mondo intero verso una convivenza migliore.
        Se tutto è connesso infatti, è assolutamente controproducente da parte di un essere, provocare il dolore o addirittura la morte di un altro essere.Ad un livello profondo di realtà infatti, Bohm direbbe “implicito”, è come far male a se stessi.
        Gli indiani parlavano di KARMA, ma ne parlavano già 3.500 anni fa
        Nulla di più, né meno, miracoloso della capacità che abbiamo di plasmare la realtà a nostro piacimento durante i sogni.E le nostre convinzioni fondamentali dovranno essere riviste alla luce della teoria olografica della realtà.

        PS: Volevo farti notare due particolari..importantissimi primo non è un caso perchè ho scritto la parola “radice” quasi all’inizio del commento. Dal mio punto di vista credo fortemente e interiormente che la RADICE SIA LA BASE DI TUTTO E DI TUTTI di questo mondo ovviamente non solo della nostra evoluzione e comportamento.Secondo la parola “Tutto” facendo anche riferimento a quello che hai scritto “Tutto e Uno” nel tuo articolo..si può pensare che ognuno di noi fa parte ed è connesso in questo grande meraviglioso e misterioso disegno chiamato vita.

        1. violanerapoetry

          ringraziamo anche Tesla che ha scoperto l’ologramma e gli hanno rubato tutto, questo tuo trattato mi rende fiera di averti qui..

        2. violanerapoetry

          ciao Emmanuel, ho letto con grande interesse teorie e dogmi liberali, che mi hanno sempre guidata ” verso la ricerca della verità” .. nonostante che la società materialista affondi la lama ogni qualvolta che un essere cerchi di esprimere queste teorie.. mi hai ricordato un piccolo scritto, fatto con molta semplicità, dove cerco di riassumere teorie complicate per chi non ha ancora ” aperto la mente” e la vista, che ci lega al cosmo, essa raggiunge confini che il nostro corpo, pesante, non può ancora valicare. grazie di cuore. ^^

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