A Te
che sei passato
come il vento caldo
sul mio corpo
che ha scaldato la mente fredda
da pensieri agghiacciati dalla realtà
Tu che mi hai sorriso
mentre la malinconia
ingrossava la diga dei miei occhi
trattenendo la caduta
di lacrime amare
Grazie per avermi cercata
almeno due volte nella vita
ne sono risorta
e di nuovo ti attendo
Ho messo una candela
davanti ai vetri delle imposte
e dovrò tenerle aperte
per vedere il tuo arrivo
Starai viaggiando
e mi curerò di prepararti
un letto caldo
Lenzuola intrise del tuo profumo
di gocce di sudore
trasudate nella corsa
di due corpi affannati
I fiori sulla tavola
e due calici per brindare
aspettano Te da ore
senza pentimento
a Te che sei sentimento
chiamato Amore.